La “Lupa Capitolina” ritenuta di epoca Romana è in realtà una Statua Medioevale

La Lupa capitolina è una delle statue più famose dell’epoca Romana, il simbolo stesso della nascita di Roma. Raffigurante la scena dei gemelli Romolo e Remo che vengono allattati dalla Lupa, viene tradizionalmente datata fra il V ed il III secolo avanti Cristo, circa 2.500 anni orsono. La datazione è stata oggetto di controversie soltanto in epoca recentissima, a partire dal 2006, ed è grazie alle ipotesi di una studiosa italiana, Anna Maria Carruba, che si è giunti ad una conclusione scientificamente certa: la statua risale al XIII secolo, oltre 1.500-1.800 anni più tardi rispetto alle ipotesi storiche ritenute certe sino a pochissimo tempo fa. La datazione è stata effettuata con dei test al Radiocarbonio realizzati dall’Università del Salento.

La Lupa come esposta ai musei capitolini. Fotografia di Rabax63 via Wikipedia:

La Lupa capitolina raffigura la scena di Romolo e Remo che vengono allattati alle mammelle. I due gemelli, figli di Rea Silvia e Marte, vennero gettati in un fiume in una cesta per volere di Amulio, fratello usurpatore del trono di Alba Longa del nonno dei neonati, Numitore, per paura che i due potessero crescere e spodestarlo. I due bambini trovarono conforto nel ventre materno della lupa, e vennero allevati nella grotta chiamata “Lupercale”, della quale, ancora nel 2007, furono trovati i resti archeologici nel colle Palatino.

La lupa delle immagini, ad ogni modo, è la più famosa delle rappresentazioni della scena mitica di Romolo e Remo, ma ne furono coniate molte altre. L’immagine della lupa che allatta i due gemelli è frequentemente ricorrente in monete e bassorilievi in pietra, questi sì, certamente, di epoca Romana. La Lupa inoltre non è presente solo a Roma, ma anche a Siena, dove raffigura la nascita della città ad opera ancora di due gemelli, Senio e Ascanio, figli di Remo ucciso da Romolo, che fondarono la città Toscana.

Immagine via Wikipedia – licenza CC BY-SA 3.0


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