Anche se può sembrare una contraddizione in termini, le sculture di Amir Yacoub esprimono allo stesso tempo potenza e leggerezza, quasi un’epitome della materia, che dona alle forme un aspetto aerodinamico. Nei suoi lavori questo artista egiziano esalta le linee sinuose dei corpi degli animali che scolpisce, rappresentandone comunque la forza interiore e la bellezza intrinseca in ognuno di loro, tanto da destare l’impressione che l’opera sia sul punto di prendere vita.
Probabilmente, l’opera più rappresentativa di tutto il lavoro di Yacoub è la scultura intitolata Thor: un toro aggressivo, creatura massiccia e intimidatoria, che nella creazione dell’artista acquista un tocco di eleganza e di grazia, senza perdere la sua caratteristica potenza, grazie ad un interessante equilibrio visivo tra materia e spazi vuoti al suo interno, che rende dinamico il lavoro dello scultore, che afferma:”Thor è la mia rappresentazione personale della forza e della libertà.”
Un cane, un leone, una pantera, un giaguaro, un cavallo e un cervo sono altre creazioni dell’artista, che ama il loro aspetto maestoso, affascinante ed elegante:”Essi rappresentano la forza, l’intelligenza e l’agilità.” spiega lo scultore.
Nato e cresciuto al Cairo, Yacoub si è laureato con lode presso la Facoltà di Belle Arti della capitale egiziana. Si definisce un artista visivo, specializzato in scultura, ma che ama anche il design e la fotografia.
L’antica arte egizia, dal carattere molto statico, lo ha molto influenzato, come afferma lui stesso: “All’interno del mio corpo di lavoro, soprattutto nelle sculture, la massa è sempre assetata di libertà e di movimento, pur rimanendo fedele alle regole di base della scultura faraonica.”
Uno schizzo consente all’artista di creare la visione di un’idea, che viene poi adattata al tipo di materiale usato per l’opera, che può essere ferro, argilla o poliestere. Quello che rimane fondamentale è l’equilibrio fra la massa, che rappresenta la forza e il movimento, e lo spazio vuoto, che dona libertà alla materia.
L’artista sta lavorando ad alcuni pezzi che gli consentiranno di allestire a Basilea, dove attualmente vive, la sua prima mostra personale.