Spesso avvolti dalle nuvole che veloci sorvolano l’Atlantico, i resti del Castello dei Mori, a Sintra, in Portogallo, lasciano senza fiato il visitatore arrivato fin lassù, quando improvvisamente la luce del sole illumina il panorama, che si estende dalle colline sottostanti fino alla splendida Sintra, conosciuta più per il Palacio da Pena e la Quinta da Regaleira.
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Il Castello domina la città da oltre 400 metri di altezza, con i sui bastioni rocciosi che si allungano lungo le creste della collina.
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Ben lontano dallo stile stravagante ed eclettico degli altri magnifici palazzi di Sintra, il Castello dei Mori è un’interessante testimonianza storica dell’avvicendarsi dei popoli che governarono la penisola iberica.
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Fu costruito tra l’ottavo e il nono secolo dai Mori provenienti dal Nordafrica, che durante la loro conquista scelsero la collina sul fiume Tago come posizione strategica dove edificare una fortificazione militare, di grande importanza per la difesa da attacchi provenienti dal mare.
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Nel 1108, mentre guidava una crociata verso Gerusalemme, il re norvegese Sigurd il Crociato riuscì a prendere possesso del castello, ma i Mori se lo ripresero non appena il vichingo ripartì.
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Fu Alfonso I Henriquez, primo re del Portogallo, che riuscì a scacciare definitivamente i Mori dal castello, nel 1147. Anche se i sovrani portoghesi continuarono ad usarla, la fortificazione non rivestì la stessa importanza che aveva durante la dominazione musulmana.
Cappella di São Pedro de Penaferrim
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I regnanti del Portogallo mantennero l’impronta moresca della costruzione, apportando solo qualche variazione, come nella Cappella di São Pedro de Penaferrim, che forse prese il posto della moschea, presumibilmente presente nel Castello. Pare anche che sotto la cisterna, grande riserva d’acqua per gli abitanti della fortezza, sia sepolto uno dei più potenti sultani del Nordafrica, ma forse si tratta solo di una leggenda.
La cisterna
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Per un certo periodo il castello fu abitato da una comunità di ebrei, ma quando furono cacciati dal re Manuel I, la costruzione fu abbandonata del tutto, nel 16° secolo. L’incuria, la lussureggiante vegetazione che con il tempo si era impadronita della fortezza, un devastante incendio, e il tremendo terremoto che nel 1755 colpì l’area di Lisbona, mandarono completamente in rovina il castello, che sarebbe stato probabilmente divorato dalla natura, se il re Ferdinando II non avesse ordinato, nel 1840, alcuni interventi di consolidamento e restauro.
Il Palacio da Pena visto dal Castello dei Mori
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Il monarca amava guardare l’antica fortezza moresca dal suo Palacio da Pena, e dipingere il magnifico panorama che si godeva dal castello medioevale: i bellissimi palazzi di Sintra, la fiabesca città che si estende ai suoi piedi, e volgendo lo sguardo ancora oltre, quando il tempo lo permette, l’Oceano Atlantico.
Oggi, il Castello dei Mori fa parte del “paesaggio culturale di Sintra”, patrimonio dell’UNESCO.