La Crocifissione Bianca: il dipinto di Marc Chagall che anticipò l’orrore dell’Olocausto

Una delle opere più famose del pittore Marc Chagall è la Crocifissione Bianca, realizzata nel 1938, un anno prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Chagall, di origine ebraica, nella sua opera quasi profetica anticipa la tragedia del genocidio del popolo d’Israele.

Marc Chagall:

Al centro del quadro troviamo Gesù, rappresentato con indosso il tallit, tipico scialle ebraico utilizzato nei momenti di preghiera. La corona di spine, che nelle rappresentazioni sacre non manca mai, cede il posto a un panno che copre gran parte della testa. La croce, che in questo caso ha una forma insolita in quanto ricorda la lettera T, presenta la ripetizione dell’iscrizione I.N.R.I.: la prima in gotico, rossa come il sangue versato dal partito Nazista (con chiaro riferimento alla propaganda di quest’ultimo), la seconda  in lingua ebraica. Ai piedi del Signore, invece, troviamo la menorah, cioè una lampada ad olio composta da sette bracci che nella tradizione ebraica simboleggia la luce divina.

Intorno alla figura centrale di Gesù troviamo la rappresentazione di diverse situazioni (l’impostazione ricorda il fumetto). Partendo dalla parte alta dell’opera, a sinistra, si possono individuare delle case in fiamme ed un esercito mentre alza al cielo le bandiere rosse, simbolo del Comunismo. Appena sotto, possiamo individuare l’Arca dell’Alleanza spezzata e due uomini: il primo porta un cartello appeso al collo come umiliazione per la sua origine ebraica, l’altro porta con sé la Torah, riferimento centrale della religione ebraica.

Sul lato opposto vi è nuovamente un’abitazione in fiamme su cui si può notare la stella di David; in basso, invece, un uomo vestito di verde fugge portando un sacco sulle spalle e accanto un’altra Torah sta bruciando. Tutt’intorno, sparsi nello spazio bianco del quadro, ci sono arredi e testi sparsi.

Chagall racconta e anticipa l’orrore della Shoah mettendo in scena nella sua Crocifissione la persecuzione di un popolo, il dolore causato dalla guerra e il risvolto negativo che ha avuto anche sul resto del mondo (il crocefisso, infatti, è un chiaro riferimento alla religione cristiana). L’opera di Chagall è un grido ancora attuale su ciò che sono stati la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto; è la rappresentazione di un’umanità massacrata e fatta a pezzi dagli esseri umani stessi, è la massima espressione dell’odio portato avanti dal partito nazionalsocialista.

Chagall utilizza la figura di Cristo non solo come simbolo della religione, ma anche come “testimone” e portatore di voce del tragico destino segnato dalla guerra.


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