La biblioteca sotterranea di Aarhus

L’artista svedese Susanna Hesselberg ha recentemente realizzato un’opera impressionante dai profondi significati simbolici. La libreria della Hesselberg precipita verso un abisso infinito, portando con sé tutti i volumi e lo sguardo del lettore. Visibile soltanto dall’alto, grazie ad un quadrato di vetro posto al livello della terra, l’installazione è poco appariscente da lontano, sembra che si tratti soltanto di una cornice quadrata in legno sul prato. Quando lo spettatore si avvicina può invece scoprire le pile di libri che scendono nelle viscere della terra. La sua struttura compatta ricorda un pozzo minerario o dell’acqua, solo che al posto di pietre e liquidi in questo caso sono i libri a sprofondare nel terreno.

La consapevolezza che questi testi non possano essere effettivamente raggiunti e recuperati mette in soggezione lo spettatore. Anche il titolo dell’installazione di Hesselberg “When My Father Died It Was Like a Whole Library Had Burned Down”, (Quando mio padre morì fu come se una intera biblioteca fosse stata bruciata) allude a sentimenti di perdita e alle interpretazione di un lutto. In realtà, anche se non specificato, il riferimento è  al testo della canzone di Laurie Anderson “World Without End”.

Questa splendida opera d’arte si trova all’ingresso della biennale di scultura di Aarhus, in Danimarca, e fa parte delle 55 sculture che sono state realizzate per la manifestazione. Per chi si trovasse da quelle parti, la mostra aprirà il 5 luglio.


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