Il “Grande Popolo” dei nativi americani abitò il Nord America dai tempi della preistoria, stabilendo un equilibrio con la natura probabilmente non raggiunto da altre tipologie di società nella storia. I nativi americani erano in grado di abitare il territorio delle grandi praterie, dei grandi laghi, delle coste e dei Canyon senza consumare più risorse di quante la natura fosse in grado di fornire loro, uccidendo gli animali soltanto in base alle esigenze.
Quando gli inglesi, i francesi, gli olandesi o gli irlandesi arrivarono nel continente, trovarono una terra quasi incontaminata, nonostante fosse abitata dall’uomo all’incirca dalla stessa epoca dell’Europa. L’uomo bianco impiegò poco tempo per sterminare e assoggettare i nativi americani, giungendo però solo a metà dell’800 alla conquista del West, quando con obici e fucili vennero trucidate milioni di persone. E’ bene precisare che gran parte della popolazione era già stata sterminata all’arrivo degli Europei quando, fra il 1492 e il 1550, morirono dall’80% al 95% dei nativi americani per malattie come morbillo, varicella o scarlattina.
Durante le guerre di conquista del West da parte degli Stati Uniti, una nazione ormai formata ed organizzata sul lato Est del continente, i pochi superstiti alla colonizzazione vennero definitivamente uccisi, lasciando un ricordo genetico di sé soltanto fra i pochi abitanti delle riserve.
Di quel periodo ci rimangono diverse documentazioni fotografiche, fra le quali quella importantissima di Ed Curtis, che ci raccontano il triste tramonto di un popolo eccezionale.
Nella galleria sono presenti fotografie alle ragazze di diverse tribù, scattate fra il 1870 e il 1900, che ci raccontano, con le loro espressioni, il dramma di un popolo protagonista del più grande genocidio della storia.
Ritratto 6:
Ritratto 7:
Ritratto 8:
Ritratto 9:
Ritratto 10:
Ritratto 11:
Ritratto 12:
Ritratto 13:
Ritratto 14:
Ritratto 15:
Ritratto 16:
Ritratto 17:
Ritratto 18:
Ritratto 19:
Ritratto 20:
Ritratto 21:
Ritratto 22:
Ritratto 23:
Ritratto 24:
Ritratto 25:
Ritratto 26: