La “Balena” di Guastalla: l’Asilo più Bello al Mondo costruito dopo il Terremoto dell’Emilia

E’ stato soprannominato la “Balena”, per la forma delle sue grandi arcate che ricordano quelle del ventre del cetaceo protagonista del film Disney “Pinocchio”, ma i bambini che lo frequentano fruiscono di uno spazio che è all’opposto rispetto a una buia pancia di un animale.

L’asilo di Guastalla è stato costruito a seguito del sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012, pensato per sostituire due strutture per l’infanzia ormai obsolete con una costruzione moderna, ecosostenibile, e in grado di offrire ai suoi avventori un’esperienza decisamente gratificante.

La scuola, progettata dal famoso architetto Mario Cucinella, è stata inaugurata nel 2015 e può accogliere 120 bambini dagli 0 ai 3 anni. L’edificio è ecosostenibile, naturalmente a norma antisismica, produce il 45% dell’energia elettrica grazie ai pannelli fotovoltaici e risparmia il 55% d’acqua grazie a un sistema di riutilizzo dell’acqua piovana.

I bambini vivono un ambiente chiuso ma aperto alla vista dello spazio circostante

I 50 pannelli in legno della struttura formano i 1.400 metri quadrati dell’area, e sono uniti non da muri in mattoni ma da pannelli in vetro, che consentono ai bambini di sentirsi in uno spazio sempre visivamente aperto. Lo spazio esterno è stato inoltre attrezzato come “giardino dei sensi”, un’area verde con cespugli e piante aromatiche irrigato grazie a sistemi automatici di raccolta delle acque piovane.

L’asilo è costato 3,2 milioni di euro, un investimento di grande portata per un comune con appena 15 mila abitanti, ma sindaco e cittadini sono convintissimi della spesa, perché ha consentito alle famiglie con figli piccoli di fruire di una struttura moderna e funzionale, dopo tre anni passati a portare i bambini in container attrezzati per l’emergenza.

Nonostante non esista una classifica con gli asili più belli del mondo, questo di Guastalla, a pochi chilometri da Reggio Emilia, è sicuramente il più bello per le persone che lo frequentano ma anche per coloro che lo osservano da fuori o in fotografia.


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