E’ diverso da ogni altro tipo di orologio astronomico, quello che si trova nella Cattedrale di Besançon, in Francia. Lo straordinario meccanismo, costruito nel 1860 da uno dei maestri dell’orologeria francese, l’autodidatta Auguste-Lucien Vérité, si ispira ad episodi del Vangelo.
Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:
Quello realizzato da Vérité non fu il primo orologio astronomico installato nella Cattedrale di Besançon. L’orologiaio Flavien Bernardin ne aveva realizzato uno, tra il 1850 e il 1855, che prima di essere montato sulla chiesa fu esposto a Parigi in occasione della Esposizione Universale del 1855. Con ogni probabilità Vérité, anche lui presente all’evento internazionale, vide e prese ispirazione dall’orologio di Bernardin, che nel 1857 smise di funzionare.
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L’arcivescovo di Besançon commissionò a Vérité un nuovo orologio, che fu montato nel 1860, ma a cui l’orologiaio lavorò per altri tre anni, realizzando una delle sue migliori opere.
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La straordinaria opera d’arte, perché può essere considerata tale a tutti gli effetti, collocata ovviamente nella Torre dell’Orologio, è composta da 30.000 parti meccaniche, e misura 2,5 metri di larghezza e 5,8 di altezza. Attraverso un sistema di giunti cardanici si estende per oltre cento metri, facendo funzionare quattro quadranti, uno per ciascun lato della Torre. Ciò consentiva ai cittadini di Besançon di vedere l’ora del giorno da ogni lato.
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Oltre alla misurazione del tempo, con i suoi 57 quadranti l’orologio fornisce 122 informazioni tra loro collegate: data, stagione, durata del giorno e della notte, orario di 20 diversi paesi del mondo, eclissi lunari e solari, segni zodiacali, orari delle maree in otto porti francesi…
Ventuno figure automatizzate, di soggetto religioso (angeli, apostoli, la Madonna), mostrano ad orari fissi momenti della vita di Gesù, in particolare la sua morte e resurrezione.
L’orologio smise di funzionare agli inizi del 1960, quando morì Paolo Brandibas, l’uomo che per 30 anni si era occupato della sua manutenzione. Nel 1966 fu restaurato, tornando alla piena efficienza, e dal 1993 è stato classificato ufficialmente come monumento storico.
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