Alta 20 metri, larga 19 e lunga ben 73, la Grande Sfinge della piana di Giza è il guardiano delle piramidi da oltre 4.500 anni, progettata e costruita nell’antico Egitto nel 2500 a.C. circa, al tempo del faraone Chefren (2520-2494 a.C.). La sua costruzione risale all’epoca dell’edificazione dei grandi monumenti funebri del Cairo, forse voluta dal faraone Chefren come guardiana propria e del padre (Cheope).
Storicamente, la sfinge si ritiene costruita a partire da un affioramento di roccia calcarea della piana di Giza, ma l’ultima ipotesi, formulata dalle autorità egiziane pochi giorni fa, la vede invece costruita da zero e posizionata in un preciso punto dell’area della necropoli.
Il 21 marzo scorso, giorno dell’equinozio di Primavera, il sole è tramontato esattamente in corrispondenza della spalla destra della statua, un evento che si ripete solo due volte l’anno, a Marzo e Settembre. Nella pagina Facebook del Ministero del Turismo e delle Antichità Egizie viene spiegato che:
“Questo fenomeno dimostra che gli archeologi si sbagliavano nel sostenere che gli antichi egizi hanno costruito la sfinge casualmente a partire da un’antica roccia presente nella piana, trasformandola in una statua con un volto umano e un corpo non umano“.
Se l’ipotesi della non casualità si rivelasse corretta, e davvero gli antichi abitanti dell’Egitto avessero costruito la sfinge a partire da qualcosa di completamente diverso come un affioramento roccioso di dimensioni molto più considerevoli, la sfinge sarebbe il risultato di complessissimi lavori di cesellatura della roccia, e dimostrerebbe, in modo ancora più evidente, le grandi competenze astronomiche e costruttive dell’antico popolo della valle del Nilo.
L’ipotesi, avanzata dall’egittologo Zahi Hawass, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, è in attesa della conferma o della smentita da parte di altri esperti in materia, ma potrebbe rendere il posizionamento dei vari monumenti della piana di Giza ancora più intricati di quanto pensavamo fino ad ora.