Due grandi statue barocche decorano la facciata di uno storico edificio di cinque piani nel centro di Graz, capoluogo della Stiria, in Austria. Le statue rappresentano Marte e Minerva, non a caso due divinità simbolo della guerra, poste ‘a guardia’ del grande arsenale costruito nel 1642 dall’architetto tirolese Antonio Solar.
Armeria di Graz – Fonte fotografia
Oggi, l’Armeria di Graz o Landeszeughaus, accoglie la più importante collezione di armi storiche del mondo: un arsenale di circa 32.000 pezzi, tra fucili, armature, armi da taglio e da lancio, risalenti ai secoli 16° e 17°.
Fotografia di Dennis Jarvis via Flickr:
La città di Graz, fra il 15° e il 18° secolo, divenne uno dei baluardi difensivi di tutta l’Austria per i nemici provenienti dall’est, in particolare gli ottomani, ma anche i ribelli ungheresi.
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I cittadini di tutta la provincia dovevano avere a portata di mano le armi necessarie a difendersi, ma dopo neanche un secolo dalla sua costituzione l’arsenale stava per essere smantellato, per volere dell’imperatrice Maria Teresa, che intendeva concentrare a Vienna tutte le attività difensive dell’Austria.
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Gli stati provinciali della Stiria si opposero fermamente, e riuscirono a conservare l’arsenale trasformandolo in un museo, a dimostrazione del coraggio degli stiriani durante le lotte contro “i nemici della cristianità”.
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Lucide armature – sia per uomini sia per cavalli – appartenenti alla nobiltà, elmi e lance: ogni singolo oggetto rimanda a gesta eroiche di antichi cavalieri, ma non solo. Nel museo sono esposte anche armi usate da contadini e popolani, perché la difesa del territorio dai temibili turchi era un dovere per tutti.
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Curiosa invece la fine fatta dai cinquanta canoni che erano ricoverati al piano terreno: furono nascosti quando l’esercito di Napoleone si stava avvicinando alla città, e poi trasformati in campane!
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Durante la seconda guerra mondiale, tutto il contenuto del museo fu spostato in tre castelli in zone remote della Stiria. Anche se qualche pezzo è andato perso, il museo ha riaperto i battenti nell’aprile del 1946, e oggi accoglie i visitatori per sei giorni alla settimana.
Fonti: Wikipedia, Fotografie di: Dennis Jarvis condivise con licenza CC BY-SA 2.0.