L’Aeroporto abbandonato di Goma: un “parco giochi” per i bambini del Congo

Michael Christopher Brown è un fotografo di strada che ha documentato la vita e i giochi dei bambini nel cimitero di aerei dell’aeroporto di Goma, in Congo. Gli aeroplani sono stati abbandonati nel corso degli ultimi due decenni principalmente a causa delle guerre che hanno distrutto la zona ma anche a causa delle polveri delle eruzioni vulcaniche verificatesi nei paraggi.

Normalmente è vietato fotografare questo aeroporto abbandonato, ma a metà dicembre 2012, quando la forza ribelle M23 conquistò per pochi giorni l’aerea fu possibile entrare dentro l’aeroporto, anche se fu una scampagnata molto breve perché il FARDC (esercito ufficiale della Repubblica Democratica del Congo) ne riprese quasi subito il possesso.

I bambini hanno guidato Brown attraverso gli aeroplani, e gli hanno raccontato l’affascinante storia di questi due velivoli.

Nel gennaio del 2002 il vulcano (Nyiragongo, alle porte di Goma) è esploso e la lava bloccò gli aerei. Io e i miei amici abbiamo aiutato a spostare questo aeroplano dopo che la lava aveva bruciato tutte le nostre case. Il secondo giorno, vedendo che la lava si muoveva in direzione degli aeroplani, io e i miei amici abbiamo spostato uno di loro, quello più recente. C’erano almeno un centinaio di persone che spingevano l’aereo, che si mosse per circa 300 metri.

Un mio amico che si trovava sul luogo sognava sin da quando era bambino di essere un pilota. I suoi genitori erano poverissimi e le scuole costose, così accantonò il proprio sogno. Quel giorno si sedette in cabina di comando e agitò il braccio fuori dal finestrino, facendo finta di guidare l’aeroplano. Quando abbiamo messo al sicuro l’aereo ci siamo saliti sopra e abbiamo visto la lava che conquistava la città“.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...