Jeep Willys MB 1941/1946: il restauro di un pezzo di storia

La Willys MB è un prodotto della casa automobilistica Willys-Overland Motors destinata a tutti gli utilizzi , per questo nota anche come general purpose (GP). E proprio dalla pununcia dell’acronimo nasce il termine Jeep.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il termine Jeep identificava tutti i mezzi GP dell’esercito americano, che erano per lo più prodotti dalla casa Willys.

La Jeep Willys era frutto della richiesta dell’esercito, che cercava un mezzo solido, affidabile ed in grado di trasportare 250 kg. Il suo rinforzo sul telaio anteriore è la sua caratteristica principale, che rende il mezzo adatto ad essere paracadutato senza subire troppi danni causati dall’impatto con il suolo.

Grazie alla trazione integrale sulle 4 ruote risultava idonea a percorrere i percorsi più impervi, ed era in grado di viaggiare ad una velocità massima compresa tra i 105 ed i 118 km/h.

La carrozzeria era davvero spartana: un cofano per riparare il motore e 4 parafanghi. Le porte erano invece considerate come elementi che potevano essere eliminati, mentre il parabrezza era un vetro inserito all’interno di un telaio che poteva essere portato in avanti. Il tetto era costituito da un tessuto militare teso grazie alla presenza di una struttura tubolare, come quella dei tendalini per barca in alluminio.

Lo snorkel per l’aspirazione permetteva alle Jeep Willys di effettuare dei guadi fino a 1,85 metri di profondità, cioè potevano essere completamente sommerse. Furono molto utilizzate in Europa durante la guerra ed alcune di loro, troppo danneggiate per essere riportate indietro, rimasero nel continente e vennero riparate ed utilizzate dai civili come mezzo di trasporto.

Per questo non è difficile trovare ancora oggi degli esemplari completi di radio o carrelli che hanno fatto della Jeep Willys un esemplare da collezione.

Come restaurare una Jeep Willys

Trattandosi di una vettura spartana, come già detto in precedenza, il restauro della Willys MB è abbastanza semplice, sia per quanto riguarda le componenti, sia per la facilità di reperimento dei pezzi di ricambio.

Al giorno d’oggi una Willys funzionante è particolarmente amata dagli amanti dell’off-road perché in grado di viaggiare su percorsi estremamente accidentati, anche immergendosi in pozze fangose. Per rimediare all’assenza delle porte che non sono previste nella progettazione dell’auto, è possibile applicare un’intelaiatura delle portiere con tessuto in cotone Olona 100% in colore verde militare.

A proposito del colore la Jeep Willys veniva chiaramente prodotta in color verde militare, ed un buon restauro richiede il rispetto delle forme e dei colori originali, ma con tessuti moderni resistenti e ad alta tecnologia, come quelli prodotti da tessilmare, che produce anche cuscini ed coprifianchetti identici agli originali.

Esistono diversi club, in Italia e nel mondo, che riuniscono i proprietari di queste automobili che hanno fatto la storia e che hanno lo scopo di fare raduni, condividere storie legate al proprio modello e documentazioni come targhe, telefoni da campo o ricetrasmittenti originali ed utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale.


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