Stuart e Cedar Anderson, padre e figlio, hanno messo a punto un sistema che potrebbe rivoluzionare totalmente il modo in cui si raccoglie il miele dagli alveari. Creato e testato dalla coppia di apicoltori australiani nel corso dell’ultimo decennio, l’alveare a flusso utilizza dei telai a nido d’ape, appositamente progettati, e un sistema per estrarre il miele “alla spina”, eliminando il lavoro di raccolta e il disturbo per le api, come avviene normalmente con gli alveari tradizionali.
Come funziona esattamente questo sistema?
L’alveare a flusso si basa su telai innovativi che permettono la raccolta diretta del miele, senza aprire l’alveare e interferire con la normale attività delle api. Il telaio artificiale é costituito da alveoli che sono già parzialmente formati. Le api completano rapidamente il favo con la cera, per poi riempire le celle con miele, sigillandole come al solito con la cera.
A questo punto l’apicoltore può aprire un rubinetto, e le celle, divise verticalmente all’interno del favo, formano dei canali che permettono al miele di fluire verso il basso, in un trogolo sigillato alla base del telaio, fuori dell’alveare. Quando il drenaggio del miele è finito, l’apicoltore chiude il rubinetto, e ripristina il favo nella posizione originale, permettendo alle api di masticare la cera di chiusura delle celle, che sono pronte per essere di nuovo riempite con il miele.
Dopo anni di sperimentazione del loro dispositivo con gli apicoltori di tutto il mondo, gli Anderson stanno cercando di metterlo finalmente sul mercato, e il 23 febbraio hanno lanciato una campagna di crowdfunding su Indiegogo che ha già raccolto quasi 4 milioni di dollari!
I due ideatori:
Un vaso completamente riempito:
Aggiornamento Settembre 2016:
Il progetto è stato finanziato mediante una campagna da record di IndieGoGo, che ha raggiunto la cifra di oltre 13 milioni di dollari, e l’alveare è acquistabile mediante il sito ufficiale per 699 dollari.