Agosto 1191, Terza Crociata: Riccardo I d’Inghilterra, detto Cuor di Leone (insieme a Filippo II di Francia e molti altri nobili europei: tedeschi, belgi, fiamminghi, italiani, danesi), riesce a strappare l’importante città portuale di San Giovanni d’Acri ai Musulmani, che a loro volta l’avevano conquistata, senza colpo ferire, nel 1187. Nello stesso anno il grande An-Nasir Salah ad-Din Yusuf ibn Ayyub, noto come Saladino, aveva occupato anche la Città Santa per eccellenza, Gerusalemme.
Riccardo I e Filippo II secondo ricevono le chiavi di San Giovanni d’Acri
Lo scopo della Terza Crociata è proprio quello di riconquistare Gerusalemme, ma Riccardo la prende un po’ alla larga: prima riesce a riprendersi San Giovanni d’Acri – non senza una strage di prigionieri da ambo le parti, che non raggiungono un accordo per il loro scambio – e poi si dirige a sud verso Jaffa, protetto sul lato destro dal mare, dove incrociano navi amiche che gli possono offrire supporto.
E’ agosto e i soldati marciano sotto al sole, anche se Riccardo si preoccupa di non estenuarli.
Riccardo Cuor di Leone incontra Saladino
Saladino si aspetta che il nemico pieghi verso l’interno, per dirigersi verso Gerusalemme, e marcia con le sue truppe parallelamente a quelle cristiane, alla loro sinistra.
Quando il Sultano capisce che Cuor di Leone vuole prendersi Jaffa, si schiera più a nord della città, per impedirgli il passaggio, vicino ad Arsuf. E’ il 7 settembre 1191.
I fanti e i cavalieri di Riccardo sono stanchi e se la devono vedere con le forze più fresche e numericamente superiori del Saladino. Il Re Cristiano, consapevole della sua inferiorità, schiera in file serrate fanteria e cavalleria, mettendo sul fianco sinistro i Cavalieri Ospitalieri (o di Malta) e su quello sinistro i Templari.
Carica della fanteria musulmana
Immagine di הגמל התימני via Wikipedia – licenza CC BY-SA 3.0
La Cavalleria crociata resiste all’attacco dei fanti musulmani, che la investe con lance e frecce, e anche a quello dei cavalieri di Saladino, dotati di armi leggere, non in grado di contrastare le pesanti armature dei cristiani. Ma Riccardo tentenna, vuole mantenere compatta la sua formazione e quindi non si decide a sferrare l’attacco decisivo.
Carica della cavalleria cristiana
Immagine di הגמל התימני via Wikipedia – licenza CC BY-SA 3.0
Alla fine, senza l’approvazione di Riccardo, gli Ospitalieri caricano il nemico. A quel punto, il re d’Inghilterra si pone in testa alle truppe, che riescono a sfondare le fila dei nemici. La battaglia di Arsuf, durata una manciata di minuti, è vinta dai Crociati.
La Battaglia di Arsuf secondo Gustave Doré
Ma dove si svolse esattamente la battaglia di Arsuf?
Trovare l’esatta ubicazione di quel campo di battaglia non è cosa facile, la memoria di quel luogo si è persa nel corso dei secoli. A colmare la lacuna ci ha pensato l’archeologo israeliano Rafael Lewis, che prima di effettuare ricerche nei possibili siti ha condotto studi sulle fonti storiche, ma anche più prettamente ambientali: cerca di capire fino a dove le truppe di Riccardo erano potute avanzare, in base alle ore di luce di quel periodo dell’anno, ma anche tenendo conto delle fasi lunari, della temperatura e perfino dell’umidità dell’aria.
Le mappe dell’epoca, anche stradali, e fonti storiche di diversi periodi, hanno contribuito a delineare come fosse il paesaggio in quel periodo, e dove si trovasse la foresta di querce descritta come luogo della battaglia. In un’intervista al Jerusalem Post, il professor Lewis dice:
“In definitiva, credo che uno dei motivi per cui la battaglia è avvenuta nel punto particolare che ho identificato è perché Saladino non credeva che Riccardo stesse marciando verso Jaffa, ma che in quel punto lui e le sue truppe avrebbero girato verso l’interno in direzione di Gerusalemme, non così diversamente da quello che accade oggi.”
Solo quando ha ristretto il campo analizzando i dati storico-ambientali, Lewis si è dedicato alla ricerca archeologica, in un’area dove sono stati trovati alcuni reperti riconducibili proprio al periodo delle Crociate: due punte di freccia e un ferro di cavallo risalenti alla fine del 12° secolo o inizi 13°. Il sito della battaglia di Arsuf si trova quindi, secondo Lewis, nella pianura di Sharon, poco distante dall’odierna Tel Aviv.
Il sito della battaglia di Arsuf
Immagine di Rafael Lewis
La battaglia di Arsuf è stata sempre raccontata come una grande vittoria dei Crociati, anche se in realtà non fu poi così significativa. Riccardo dopo pochi giorni conquista, è vero, Jaffa, ma non ha saputo sfruttare quel momento di debolezza di Saladino ad Arsuf.
Il Sultano riorganizza il suo esercito e alla fine riesce a vanificare il risultato di quella vittoria, perché Gerusalemme rimane in mano sua, anche se i due contendenti, il 1° settembre 1192, firmano la pace di Ramla, che prevede una tregua di tre anni, duranti i quali era perlomeno consentito l’ingresso ai pellegrini cristiani nella Città Santa.
Riccardo poi deve ripartire in tutta fretta per l’Inghilterra perché suo fratello Giovanni (detto Senza Terra) sta tentando di portargli via la Corona, ma durante il viaggio viene fatto prigioniero da Leopoldo V d’Austria, e insomma, non riuscirà a rientrare in patria prima del 1194, ma questa è un’altra storia…