Il 20 e il 21 giugno 1791 furono giorni decisivi per la Rivoluzione francese: Luigi XVI, con la moglie Maria Antonietta e i figli Luigi e Maria Teresa, praticamente prigionieri nel palazzo delle Tuileries, tentarono di fuggire verso Montmédy, un paese di frontiera dove il sovrano pensava di poter radunare le truppe rimastegli fedeli, per tentare di riprendere in mano le redini del potere.
La regina francese Maria Antonietta
L’estremo tentativo dei reali francesi fallì: furono riconosciuti e catturati a Varennes. Nel 1793, a distanza di pochi mesi uno dall’altra, Luigi XVI e Maria Antonietta furono ghigliottinati.
Se “l’Austriaca”, come veniva sprezzantemente definita la poco amata regina, non era riuscita a lasciare la Francia, i suoi gioielli invece oltrepassarono la frontiera, già nel 1791. Da allora sono passati nelle mani di eredi diversi, per finire alla famiglia dei Borbone Parma.
Coppia di pendenti con perle naturali e diamanti – Stima: 30.000/50.000 dollari
Questi gioielli, mai mostrati prima in pubblico, andranno all’asta a Ginevra il prossimo 14 novembre, un’occasione per facoltosi clienti di acquistare non solo un gioiello, ma un vero e proprio pezzo della storia mondiale.
L’asta, organizzata da Sotheby, può a ragione essere considerata “la vendita più importante del 21° secolo” come afferma il senior director of jewelry della prestigiosa casa d’aste, Andres White Correal, “perché come puoi superare Maria Antonietta?”
Pendente con diamanti e una perla di straordinaria grandezza
Sovrana che venne descritta di grande frivolezza, ma anche rappresentativa della raffinatezza dell’ancien regime, fu il simbolo, forse a torto, di un’epoca che si concluse proprio con la morte di Luigi e di Maria Antonietta.
Spilla di diamanti con rubino – Stima: 200.000/300.000 dollari
La collezione, “che attraversa secoli di storia europea, dal regno di Luigi XVI alla caduta dell’Impero austro-ungarico, offrirà uno sguardo affascinante sullo splendore di una delle più importanti dinastie europee”. Perché all’asta non andranno solo i gioielli di Maria Antonietta, che però rappresentano i pezzi di maggiore interesse, se non altro per la chiacchierata figura della regina, e soprattutto per la sua tragica fine.
Prima del tentativo di fuga, la regina aveva pensato bene di mettere al sicuro i suoi preziosi (diamanti, perle, rubini…), radunandoli tutti in una cassa di legno, che affidò ad un fedele amico, il conte Mercy Argenteau. I gioielli furono portati a Vienna e consegnati all’imperatore. Nel 1796 li reclamò l’unica sopravvissuta della famiglia reale francese, Maria Teresa, liberata dai rivoluzionari nel 1795 (suo fratello Luigi era morto a soli 10 anni per le terribili condizioni nelle quali fu tenuto prigioniero). Madame Royale, come veniva chiamata Maria Teresa, morì senza figli, e lasciò i gioielli in eredità a un nipote, il conte di Chambord, che a sua volta non ebbe discendenti diretti, e così i preziosi passarono ai suoi nipoti, della famiglia Borbone Parma.
Oltre ai gioielli di Maria Antonietta, andranno all’asta anche preziosi appartenuti a Carlo X (fratello del Re francese), a Maria Teresa d’Austria (madre di Maria Antonietta) e all’imperatore austriaco Francesco Giuseppe.
L’importanza di questa collezione è sottolineata da Daniela Mascetti, vicepresidente di Sotheby’s Jewellery Europe: “Mai presentato in pubblico, questo straordinario gruppo di gioielli offre un avvincente spaccato della vita dei suoi proprietari e della loro storia negli ultimi duecento anni. Ciò che colpisce maggiormente è la bellezza intrinseca dei pezzi stessi: la preziosità delle gemme e l’eccezionale maestria di manifattura, li rendono straordinari a tutti gli effetti.”
Se siete interessati a partecipare all’asta questa la pagina Sotheby’s dove registrarvi per partecipare.