In Giappone si cercano 6 Ninja con uno stipendio da 1.400 Euro al Mese

Sei un Ninja a tempo pieno, magari in questo periodo a riposo? In Giappone è stata appena pubblicata un’offerta di lavoro che definire inusuale è decisamente riduttivo. La prefettura di Aichi sta infatti cercando 6 persone che impersonino dei Ninja pagando 180.000 yen al mese, circa 1.400 euro, per fare un mestiere certamente ambitissimo da numerose persone. La richiesta non è un tentativo di restaurazione della casta di spie e assassini che venivano utilizzati durante il periodo feudale, ma un modo per promuovere il turismo nello storico e magnifico castello di Nagoya.

Per ambire al lavoro sono necessari sia la prestanza fisica sia le capacità acrobatiche, ma anche conoscenze culturali e passione per le arti “nobili”. Le 6 persone selezionate andranno a far parte del “Ieyasu Tokugawa e Hattori Hanzo Ninja Team”, esibendosi all’interno del Castello di Nagoya in spettacoli dedicato alla pura arte del combattimento. Le selezioni sono aperte fino al 22 marzo di quest’anno, e il contratto offerto avrà durata di un anno solare.

I sei ninja non faranno mostra soltanto delle proprie arti di combattimento, ma dovranno anche fare fotografie con i turisti, ovviamente vestiti nei tradizionali abiti da combattimento giapponesi. Le dotazioni includeranno ovviamente gli Shuriken (stelle ninja) e diverse tipologie di spade e pugnali. Un poster realizzato per promuovere la richiesta afferma che “i candidati ideali amano stare sotto i riflettori, anche se si è un ninja”.

La parte forse più particolare è quella legata alla lingua giapponese, che non è requisito obbligatorio per i selezionati. Per gli stranieri sarà possibile iniziare a parlare la lingua asiatica durante il mese di addestramento preliminare alla “battaglia” per promuovere il turismo di Nagoya.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...