Il tappeto di Pazyryk venne ritrovato in Siberia durante una campagna di scavi archeologici iniziata nel 1929, e rappresentò una scoperta di grande importanza per la datazione dell’inizio dell’utilizzo dei tappeti a scopi decorativi.
Il tappeto è del tipo “annodato”, con un numero di nodi turkibaft impressionante: 360.000 per metro quadrato. La sua scoperta avvenne nell’omonima valle dei Monti Altaj, al confine fra Russia e Siberia, all’interno del sepolcro di un capo guerriero. Il tappeto di Pazyryk fu ritrovato nel quinto tumulo scavato nel 1949, ben 20 anni più tardi dell’inizio degli scavi da parte degli archeologi Sergej Rudenko e Mikhail Griaznov.
La datazione del tappeto consentì di identificare la data della sua realizzazione a cavallo fra il V e il IV secolo avanti Cristo, oltre 2.500 anni fa, e collocò l’inizio dell’arte della tessitura dei tappeti in un periodo di molto antecedente a quello ritenuto sino ad allora possibile per l’avanzamento delle tecniche di lavorazione della stoffa.
Nonostante il tappeto sia stato scoperto al confine fra la Russia e la Mongolia, è assai improbabile che fosse originario di quelle zone ma piuttosto di produzione Scita, in una zona soprastante l’antica Persia e corrispondente a parte dell’attuale Europa dell’Est e dell’Asia. Il ritrovamento dei cinque Kurgan e la simbologia dei sette cavalli inumati con il capo guerriero conferma inoltre la provenienza scita del manufatto, oltre ai particolari decorativi del tappeto stesso (alci, sette cavalli) che suggeriscono che, probabilmente, i tumuli fossero realizzati per degli sciti stessi.
Nel tappeto sono presenti diverse fila di allegorie, che contornano la parte geometrica centrale. In una delle fila si notano sette cavalieri per lato che procedono nella stessa direzione, mentre nella fila seguente ci sono 24 alci che si muovono in direzione contraria.
La bellezza e singolarità della scoperta ha alimentato la passione per l’antichissima arte dei tappeti annodati, e sono state realizzate numerosissime riproduzioni di quello che è, ad oggi, il tappeto più antico del mondo.
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