Gli elefanti usati da Pirro per sconfiggere i romani nella battaglia di Eraclea sono passati alla storia, ma molti altri animali hanno partecipato alle guerre combattute dagli umani: i cavalli come mezzo di trasporto, i piccioni per inviare messaggi, i gatti per dare la caccia ai topi nelle trincee, e poi cani, maiali e perfino delfini. Ma l’unico che sia diventato un soldato ufficialmente arruolato fu un orso bruno, chiamato Wojtek (“Guerriero sorridente” o “Colui a cui piace la guerra”).
L’orso fu trovato appena nato nel 1942, in Iran, da una bambina che lo affidò ai soldati dell’esercito polacco che erano di stanza nel paese. Diventato ben presto la mascotte di tutti i militari della zona, il cucciolo fu allevato a latte condensato e miele, ma col tempo imparò ad apprezzare la birra e anche le sigarette, che ovviamente non fumava ma che sgranocchiava come spuntino.
Seguì i militari in Siria, Egitto e Palestina, e per poterlo imbarcare su una nave militare britannica, che doveva trasportare il contingente polacco in Italia, fu necessario arruolarlo ufficialmente come soldato semplice della 22° Compagnia rifornimenti di artiglieria. Durante la battaglia di Monte Cassino, aiutò i soldati trasportando le munizioni, conquistando così l’onore di diventare l’emblema ufficiale della 22° Compagnia.
Durante le fasi di liberazioni dell’Italia fu un compagno che riuscì a tirare su il morale di moltissimi soldati, impegnandosi in incontri di lotta o in altre divertenti attività quotidiane, come il bagno in mare. Seguì il contingente polacco in tutte le fasi di liberazione delle città adriatiche, conquistando una notevole fama anche nel bel paese.
Sotto, in Italia:
Nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, l’orso fu portato in Scozia, al seguito della II Armata, e poi trasferito allo zoo di Edimburgo fino alla sua morte, nel dicembre del 1963.
Wojtek ha sempre goduto di grande popolarità nel Regno Unito, partecipando anche a programmi televisivi, e diverse statue lo ricordano: una a Londra, una in Scozia, e una a Cracovia, mentre la città di Imola, per celebrare il 70° anniversario dell’entrata in città del contingente polacco, e la successiva liberazione, gli ha dedicato un monumento.
Lo stemma che venne impresso su tutti i mezzi della divisione polacca
La scultura di Wojetk al museo Sikorski. Fotografia di Edwardx via Wikipedia:
La scultura di Wojtek al parco Joardan di Cracovia. Fotografia via Wikipedia:
La statua di Wojet in un parco di Edimburgo. Fotografia di Taras Young condivisa via Wikipedia: