Durante tutta l’antichità, dai popoli Egizi sino a Greci e Romani, ma anche fra Maya e Aztechi, il salasso venne considerato una cura efficace contro numerose malattie, e venne ampiamente praticato, con benefici tutti da verificare. La pratica e lo studio dell’emodiluizione, il nome scientifico del salasso, era conseguente della teoria dei “quattro umori” che regolavano la salute della persona e che, sin dai tempi di Galeno, vennero identificati nel sangue, nel flemma (o flegma), nella bile nera e nella bile gialla.
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La pratica del salasso a scopo terapeutico proseguì durante tutta l’epoca romana, poi durante il medioevo e sino a fine ‘800. Probabilmente rappresenta la pratica medica più utilizzata della storia.
Chi operava i salassi
In antichità furono i medici a prelevare sangue dal corpo dei pazienti, sino a che, nel 1215, il Papa emise un decreto che indicava i barbieri come “maestri” nell’operazione del salasso. Questi avevano le attrezzature necessarie all’esecuzione della flebotomia, ed oltre che tagliare i capelli potevano estrarre denti, amputare gli arti e attaccare le sanguisughe sul corpo dei pazienti.
La scelta dei barbieri fu probabilmente causata dalla loro abilità nell’uso del rasoio: presumendo che sapessero fare benissimo ad usarlo, si pensò che potessero essere i più indicati a tagliare la carne in modo chirurgico.
Come veniva praticato il salasso
Se non erano disponibili delle sanguisughe si utilizzavano strumenti come il bisturi, le siringhe o le macchine per salassi, strumenti creati ad hoc per il deflusso del sangue. Il sangue veniva fatto fluire nelle scodelle o nei bicchieri in vetro, che venivano posizionate sulle finestre. Le bende utilizzate venivano appese ad un palo per pubblicizzare i servizi offerti, e da allora si mantiene l’usanza delle strisce bianche e rosse per identificare la professione di barbiere.
Sotto, un bisturi da barbiere per il salasso. Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:
Durante il XIV secolo moltissimi chirurghi che ancora praticavano il salasso vennero uccisi dalla peste. Questa circostanza aumentò di molto il numero di pazienti che si rivolgevano ai barbieri in cerca di aiuto. I professionisti giravano di città in città in tende e carrozzoni ambulanti alla ricerca di potenziali clienti, ed erano conosciuti come “The Flyng Barbers”.
Barbieri e chirurghi operarono in distinte corporazioni mediche sino al 1540, quando Enrico VIII, in Inghilterra, per primo istituì un’unica società denominata “The Company of Barber-Surgeons”, imitata poi da altre nazioni. Nonostante i barbieri fossero certamente in grado di fare i salassi, la pratica chirurgica, che comprendeva amputazioni e cuciture di ferite, era certamente troppo complessa per l’inesistente formazione cui venivano sottoposti.
Sotto, lo schema di una macchina da Salasso:
La separazione di Barbieri e Chirurghi
Ambroise Pare, uno dei padri della chirurgia moderna, fu l’autore in Francia della separazione delle carriere di barbieri e chirurghi. Nel 1745 vennero approvate le misure che definivano con precisione le professioni, ed ai barbieri fu in seguito vietata qualsiasi forma di intervento complesso come le amputazioni o la cauterizzazione delle ferite. Ai barbieri venne però consentito di praticare il salasso, una panacea per tutti i mali, che continuarono a praticare con profitto sino a quasi la fine del XIX secolo.
Un macchinario da Salasso. Fotografia di David Ingham condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:
Negli Stati Uniti il salasso rimase una tecnica utilizzatissima sino a certamente metà dell’800, ed una delle vittime illustri fu George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, al quale vennero fatti defluire 1,7 litri di sangue in seguito ad una febbre ed influenza che, combinati ad una laringinte, portarono l’uomo alla morte nel giro di poche ore.
Il salasso oggi
Nonostante sia stata provata la totale inefficacia del salasso come cura, esistono alcune particolarissime malattie per cui è ancora indicato. Fra queste si annoverano l’arteriopatia obliterante periferica, l’emocromatosi e la policitemia. Il salasso in verità è immediatamente utile anche per curare l’ipertensione, ma il suo impiego a scopo terapeutico è oggi praticamente irrilevante.