Bali è un’isola dell’Indonesia che si trova nell’Oceano Pacifico che affascina da moltissimi anni i sogni esotici del turismo occidentale alla ricerca di paradisi terrestri intorno al mondo. Anche se ormai contaminati da usi e costumi occidentali, gli abitanti locali hanno mantenuto vive una serie di tradizioni dell’isola, fra cui la rituale pesca dell’alba.
Verso le 5 di mattina sono centinaia gli “Jukung“, la tradizionale imbarcazione balinese, che partono dalle coste di tutta l’isola per recarsi a pescare, rigorosamente con gli ami, una serie di specie ittiche pregiate che popolano copiose queste acque.
Le imbarcazioni sono spesso dotate di un normale fuoribordo per spingersi al largo, circa un chilometro fuori dalle coste, per poi issare l’unica vela e continuare la navigazione con la spinta locomotoria del vento.
La vela è una specie di fiocco senza albero centrale dalle fattezze molto rudimentali, che consente all’imbarcazione di raggiungere buone velocità grazie alla forma idrodinamica dello scafo.
Una volta al largo il pescatore getta la lenza e comincia la pesca a traina, con i delfini e altri grossi pesci che banchettano direttamente dalle lenze dei pescatori e affiorano in superficie rendendo lo spettacolo unico e divertentissimo.
Lo scenario delle centinaia di barche tradizionali impegnate in un tipo di pesca sostenibile e non lesiva per la natura consente al visitatore di sentirsi parte di un rito che si ripete da centinaia di anni e che sfama le famiglie balinesi da generazioni.
La pesca all’amo in acque molto popolate di pesce consente di catturare 3/4 chilogrammi di pescato al giorno senza alterare minimamente l’ecosistema naturale, come ad esempio è avvenuto nel Mediterraneo con le devastanti reti a traina che hanno irrimediabilmente danneggiato il nostro mare.
Il costo di un tour mattutino con con un pescatore è di circa 12 euro, ed è una delle esperienze di Bali da non lasciarsi scappare.
Il pescatore sulla via del ritorno:
Il video dell’uscita a pesca: