E’ il 1972, il mondo sta per conoscere la prima crisi petrolifera (che è anche la prima del capitalismo post-Seconda Guerra Mondiale) ma un gruppo di persone, per la verità assai esiguo, non si accorgono minimamente di qualsiasi tipo di oscillazione macro-economica. Alcune di quelle persone si trovano al party organizzato da Marie-Hélène de Rothschild, membro acquisito della famosa famiglia di banchieri, che aveva trasformato il castello Château de Ferrières nel luogo più esclusivo ed “IN” d’Europa.
“Baronessa” era un titolo nobiliare acquisito, ma la signora portava in dote estro, savoir-faire e un’eleganza innata. Di tutti i party svoltisi nella famosa reggia ci sono giunte soltanto voci e illazioni, spesso totalmente sconclusionate e immotivatamente complottiste, tranne che in un caso, quello del ballo del 12 dicembre 1972. Il party fu ampiamente documentato con fotografie dei partecipanti, fra i quali si riconoscono personalità di livello mondiale come Salvador Dalì e Audrey Hepburn. Abituali frequentatori delle feste dei Rothschild, facevano compagnia a Grace Kelly, Brigitte Bardot e Liz Taylor, altre star che varcavano sovente la soglia dell’antico maniero.
Il party di quel dicembre del ’72 era a tema surrealista e, nell’invito da leggere allo specchio era specificato che era necessario presentarsi con Cravatta nera, abiti lunghi, e teste surrealiste. I camerieri erano vestiti da gatti, l’attrice Jacqueline Delubac era un quadro di Magritte, Audrey Hepburn aveva una gabbia per uccelli sulla testa e la baronessa in persona un copricapo a forma di cervo con lacrime di Diamanti.
Di quella festa barocca ci rimangono le fotografie, immagini d’epoca che ci riportano a un’era in cui nobiltà, ricchezza e fama si coniugavano perfettamente con eccessi e nonsense. A guardare le immagini sembra quasi di assistere a un ritrovo fra vecchi amici anziché alla festa più esclusiva d’Europa, un ritrovo fra persone che, nel giro di poco, stavano per essere travolte dal cambiamento.