Il Castello di Tintagel, in Cornovaglia (Regno Unito), è uno di quei luoghi magici dove storia e leggenda si intrecciano, e i racconti mitici di antichi cavalieri, che tanto hanno appassionato intere generazioni dal tardo medio-evo fino ad oggi, trovano una collocazione che non è storica, ma è sicuramente suggestiva.
Del castello oggi rimangono solo rovine, che non si sa esattamente a quando risalgano: alcuni indicano gli anni a cavallo fra 1227 e 1240, attribuendone la costruzione, quando già il luogo era stato assorbito dal Regno d’Inghilterra, a Riccardo Duca di Cornovaglia; altri teorizzano che l’edificio risalga già al 1131, voluto da Reginaldo di Cornovaglia. Il castello era in cattivo stato, con alcune parti crollate, già dalla metà del 1300, e dal 1600 in avanti il luogo non fu più abitato.
La fama di Tintagel non è dovuta quindi al castello in sé, ma è legata a Re Artù, il leggendario sovrano che, grazie a Goffredo di Monmouth e alla sua Historia Regum Britanniae, del 1138, acquistò una notorietà internazionale che continua da allora fino ai giorni nostri. Secondo Monmouth, Tintagel è il luogo dove fu concepito Artù, grazie ad un incantesimo di Merlino, che fece assumere ad Uther Pendragon le sembianze del duca di Cornovaglia, Gorlois. Pendragon riuscì così a concepire un figlio insieme alla moglie del duca, Ygerna, che diede alla luce Artù.
Le rovine del castello, inserite in un contesto naturale di straordinaria bellezza, sono oggi gestite dall’English Heritage, che nel 2015 ha emesso un bando per la costruzione di un nuovo ponte che colleghi la terraferma al suggestivo promontorio, dove si possono visitare i resti della Sala Grande del Castello, e quelli di antiche abitazioni, costruite tra il 5° e il 7° secolo.
Il progetto vincitore è quello di Ney & Partners, in collaborazione con William Matthews Associates. Ispirato agli originali ponti levatoi di Tintagel e della tradizione celtica, la proposta vincente è costituita da due elementi a sbalzo, uniti da una stretta passerella, volta a ricreare la piccola striscia di terra che precedentemente univa la terraferma al promontorio, facendo contemporaneamente riferimento al vuoto attuale, creato da fenomeni erosivi. Il piano di calpestio sarà realizzato in ardesia locale, mentre è stato scelto l’acciaio per l’aerea struttura portante, pensata per creare effimeri giochi di luce in armonia con il paesaggio circostante.
Laurent Ney, amministratore delegato di Ney & Partners, ha dichiarato: “Siamo assolutamente felici di aver vinto il concorso. Crediamo che l’esperienza di visitare castello di Tintagel si componga di scoperta e rivelazione, quindi è importante per noi che il nostro ponte lasci parlare la maestosità del luogo, senza essere troppo invadente.”