Il Mappamondo Medievale di Fra Mauro fu fra i Planisferi più Accurati sino all’arrivo dei Satelliti

Fra Mauro fu un cartografo italiano che visse nel contesto della Repubblica di Venezia, nel monastero dell’ordine dei Camaldolesi dell’isola di San Michele, nella laguna veneziana. Oggi l’isola ospita un famoso cimitero, ma all’epoca di Fra Mauro, nel XV secolo, la chiesa di San Michele in Isola ospitava il monastero. La composizione del mappamondo avvenne dunque in un contesto di grandissimo fervore culturale quale era la Serenissima, probabilmente la regione del pianeta che, all’epoca, era la più ricca al mondo. Al mappamondo non lavorò solo il frate camaldolese, ma anche un altro famoso cartografo veneziano, Andrea Bianco, già noto per almeno due opere precedenti.

Sotto, la mappa dell’Italia nel mappamondo:

Com’è fatto

Il mappamondo è in realtà un planisfero, quindi disegnato su un foglio piano, delle imponenti dimensioni di 230X230 centimetri, una carta geografica che è prima di tutto spettacolare, oltre che precisa. Il rotolo di pergamena fu disteso sopra un supporto ligneo ed è giunto perfettamente conservato sino ai giorni nostri, esposto oggi nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.

Sotto, il confronto fra la Mappa di Kangnido, una raffigurazione koreana dell’inizio del ‘400, e il mappamondo di Fra Mauro. La differenza qualitativa è impressionante:

Come fu realizzato

La mappa fu composta durante gli anni ’50 del ‘400, e la datazione finale riporta il 1459 come anno di termine del lavoro. Nonostante oggi ci possa sembrare banale disegnare la mappa del mondo conosciuto (anche se, ancor oggi, le rappresentazioni cartografiche sono al 99% completamente erronee), per Fra Mauro fu necessario almeno un decennio di raccolta di informazioni sull’Ecumene, ovvero il mondo conosciuto sino ad allora.

Sotto, la comparazione fra la mappa di Fra Mauro e le immagini satellitari di Google Maps. La somiglianza è impressionante:

Il frate si ispirò, per disegnare il mappamondo, a diverse fonti quale, prima fra tutte, la Geographia di Tolomeo, che fu un geografo greco del I secolo riscoperto proprio durante il XV secolo. Oltre a Tolomeo, Fra Mauro si riferì certamente a carte consegnategli durante il concilio di Ferrara e Firenze del 1438 e 1439, disegnate dai navigatori portoghesi che circumnavigavano l’Africa. Altre notizie furono tratte da “Il Milione” di Marco Polo, e le relazioni di Niccolò Da Conti, un esploratore veneziano che si avventurò in India e nel Sud-Est asiatico durante l’inizio del XV secolo.

Il Giardino dell’Eden in basso a sinistra:

Immagine condivisa via Wikimedia Commons

La raccolta delle fonti per Fra Mauro fu fondamentale, e consentì di ottenere un risultato che, rispetto alle mappe simili dell’epoca, eccelse in precisione e fedeltà della ricostruzione. Nonostante si possano intuire le conoscenze del cartografo, è purtroppo per noi impossibile comprendere quanti e quali fonti, con precisione, fornirono le informazioni necessarie per la stesura dell’opera.

Sotto, le navi disegnate da Fra Mauro nella mappa, divise per nazionalità:

La mappa finale include Asia, Oceano Indiano, Africa, Europa e parte dell’Atlantico. All’interno degli scritti si leggono oltre 3.000 testi descrittivi, che attribuiscono alla mappa non solo un valore geografico ma anche artistico e politico.

Sotto, la Mappa come esposta alla Biblioteca Marciana. Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:

Quattro sfere circondano la mappa, disposte agli angoli:

  • La sfera alto a sinistra è un diagramma cosmologico, una mappa del sistema solare secondo il sistema tolemaico.
  • In alto a destra si trova un diagramma dei quattro elementi, la terra è seguita dall’acqua, dal fuoco e dall’aria.
  • Il basso a sinistra si trova il Giardino dell’Eden. In modo assai significativo, Fra Mauro posizionò il Paradiso al di fuori del mondo, anziché al suo posto tradizionale che era identificato con l’estremo Oriente.
  • Il basso a destra si trova la Terra come un globo. In esso si vede il Polo Nord, il Polo Sud, l’equatore e i due tropici.

Sotto, l’isola di San Michele a Venezia dove fu realizzato il Mappamondo:

Per osservare il Mappamondo di Fra Mauro a piena risoluzione potete seguire il link alla pagina Wikipedia dedicata, oppure visitare la biblioteca Marciana di Venezia!


Pubblicato

in

da