Nel non troppo lontano 1995, nelle affascinanti e un po’ inquietanti acque paludose delle Everglades, in Florida, un pescatore qualunque cattura un esemplare di Procambarus fallax (un gambero d’acqua dolce) e poi lo vende in una fiera. L’acquirente lo pone nel suo acquario, e in breve se lo ritrova colonizzato da un numero impressionante di gamberi: quell’unico individuo ha dato vita a una nuova specie, il Procambarus virginalis, o gambero marmorizzato, che si rivela estremamente prolifica e invasiva.
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Non è la trama di un film horror/fantascientifico, dove animali mutanti arrivano a mettere a rischio il pianeta: è la realtà, anche se per il momento sono a rischio solo le specie di gamberi autoctoni, nelle aree dove si è diffuso il procambarus virginalis.
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“Un unico animale ha dato il via all’intera specie, e ora nel pianeta ce ne sono miliardi”, spiega un ricercatore della Illinois State University. La nuova creatura ha il vantaggio di non doversi accoppiare per riprodursi: ogni femmina depone centinaia di uova che danno vita a dei cloni, ognuno in grado di fare altrettanto.
In breve tempo il gambero marmorizzato ha riempito gli acquari di Stati Uniti, Europa, Giappone e Madagascar. Dagli acquari sono finiti in laghi e fiumi, dove vivono tranquillamente in qualsiasi condizione. Non importa se l’acqua è pulita o inquinata, più o meno acida:
Il gamberetto prospera e si riproduce a ritmi impressionanti
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Il biologo molecolare Frank Lyko, del German Cancer Research Center di Heidelberg, in Germania, definisce il Procambarus virginalis “una specie molto aggressiva”, che si riproduce per partenogenesi, quel processo che consente a una cellula non fecondata di svilupparsi in un individuo adulto. Come la capostipite abbia acquisito tale capacità è un mistero, comunque sia ogni individuo ha tre copie di ciascun cromosoma, invece di due: una nuova specie mutata dal Procambarus fallax, nata probabilmente in un acquario a seguito di una serie di circostanze complesse.
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Se fosse un film di fantascienza, un esercito di cloni di gamberi marmorizzati conquisterebbe la Terra, ma nella realtà, fino a ora, i rischi li corrono le sette specie endemiche di gamberi del Madagascar, dove il Procambarus Virginalis è diventato una fonte di cibo a basso costo.
La riproduzione asessuata costituisce certamente un vantaggio per la specie, che può moltiplicarsi a ritmi esplosivi, ma può trasformarsi in un grande svantaggio: senza variazioni genetiche una malattia può far scomparire l’intera popolazione. Nel frattempo il gambero marmorizzato potrebbe fornire alcune informazioni utili nello studio dei tumori, che nella fase iniziale presentano le medesime caratteristiche:
Si sviluppano per clonazione e si adattano a qualsiasi ambiente
Forse, questa nuova specie di piccoli gamberi così invasivi aiuterà gli scienziati a comprendere meglio l’evoluzione dello sviluppo tumorale. Speriamo che non sia fantascienza…