Nel 1938 Heinrich Himmler, uno dei più stretti collaboratori di Hitler, ordinò la costruzione del campo di concentramento di Ravensbrück, destinato ad accogliere quasi esclusivamente prigioniere donne. Il campo si trovava a circa 90 km a nord di Berlino, e venne aperto il 15 maggio 1939.
Le detenute lavoravano come schiave in diversi settori: nei campi, in un complesso industriale della ditta Siemens Werke di Berlino, per la fabbrica tessile TexLed, che confezionava le divise e le scarpe per l’esercito tedesco, oltre che servire da serbatoio di prostitute per i bordelli degli altri lager.
Ravensbrück é stato anche il campo di addestramento per le sorveglianti, che stupivano per la loro ferocia gli uomini delle SS
Dal 1942 il medico delle SS Karl Gebhrdt, insieme a diversi altri dottori, iniziò nel lager i famigerati esperimenti medici su cavie umane: dopo aver procurato delle ferite alle detenute, queste venivano appositamente infettate per cercare una cura alla cancrena, che era una frequente causa di morte per molti soldati tedeschi.
Dal 1939 al 1945 circa 130.000 persone furono deportate a Ravensbrück, da 20 paesi europei, e di queste 110.000 erano donne. Si stima che le vittime siano prossime alle 100.000 persone.
Le fotografie scattate all’interno del campo di concentramento di Ravensbrück danno un’immagine efficace della brutalità del regime nazista, ma più di questo, sono una testimonianza della forza di queste donne, che scrivevano operette comiche sulla vita del campo, e organizzavano programmi di educazione segreti, per ricordare a se stesse la propria umanità.
Così incredibilmente, in alcune foto le donne detenute trovano il coraggio di sorridere
Al lavoro:
Himmler ispeziona il campo:
Il campo dall’alto:
Una donna, Jadwiga Dzido, è rimasta gravemente malata dopo aver subito esperimenti con la Sulfanilamide:
Una crocerossina parla alle donne:
Uno dei forni crematori del campo:
Alcune donne nel 1939:
Alcune detenute lavorano sotto il controllo delle guardie SS:
Alcune detenute al momento della liberazione. La croce X le identifica come prigioniere e non come civili:
Alcuni bambini dopo che sono stati liberati dalle truppe sovietiche:
La dottoressa Herta Oberheuser, impiegata nel campo, durante il processo per crimini di guerra. Venne condannata per aver iniettato petrolio e altre sostanze mortali nelle vene delle detenute:
Alcune donne scavano nel campo:
Alcune donne nel dormitorio:
I forni crematori:
Hitler, Himmler e altri ufficiali al campo:
Le donne dietro il filo spinato:
Alcune prigioniere in marcia:
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