Torniamo indietro con la mente a 95 milioni di anni fa, in Australia, e pensiamo a un lontano parente dei moderni coccodrilli che ben conosciamo. Un esemplare di Confractosuchus sauroktonos attende che un piccolo ornitopode si accosti all’acqua di un fiume quel tanto che basta da avvicinarsi senza esserne scorto. La tecnica di caccia poteva essere simile a quella dei moderni rettili, con i soli occhi che si intravedono dalla superficie. Il Coccodrillo si avvicina al dinosauro, lo sorprende e lo ingoia, in un sol boccone.
Questa scena deve essere accaduta innumerevoli volte in Australia e in chissà quali altre zone del pianete, ma di una particolare caccia oggi abbiamo una testimonianza fossile certa, ovvero le ossa del coccodrillo e dell’Ornitopode che ci forniscono innumerevoli indicazioni riguardo la natura dell’ecosistema di predatori e prede del cretaceo.
Il Confractosuchus sauroktonos era lungo circa 2 metri e mezzo, mentre l’ornitopode era piccolissimo, pesante a malapena due chilogrammi. I due animali però sono rimasti uniti, nella morte, per milioni di anni, fino a giungere in forma fossile alla nostra epoca. Il coccodrillo morì poco dopo aver mangiato l’ornitopode, e le ossa della preda si trovano ancora, intatte, nello stomaco del predatore.
Il sito della scoperta è il Great Australian Super Basin, un bacino di fossili risalente al periodo Cretaceo (da circa 145,5 milioni a 65,5 milioni di anni fa). Sebbene al fossile di coccodrillo mancassero la coda, gli arti posteriori e gran parte del bacino, il cranio e molte ossa del resto del corpo erano intatti, e probabilmente l’animale era destinato a raggiungere dimensioni ben più imponenti se fosse sopravvissuto.
Il fossile rappresenta una nuova specie che è stata chiamata Confractosuchus sauroktonos, un nome che significa letteralmente “coccodrillo ammazza dinosauri”, Coccodrillo killer di dinosauri, in inglese.
I coccodrilli convissero per la prima volta con i dinosauri a partire dal periodo Triassico (da 251,9 milioni a 201,3 milioni di anni fa) e i resti fossili ci consentono di sapere che i dinosauri rappresentavano una parte importante della loro dieta. I segni dei denti sulle ossa fossili di dinosauro suggeriscono che alcuni coccodrilli predavano i dinosauri, cacciandoli o mangiandone i resti. Ma i paleontologi hanno trovato pochissime testimonianze fossili della predazione dei coccodrilli nei confronti dei dinosauri, forse perché le loro viscere contenevano acidi molto corrosivi, come quelli dei coccodrilli moderni. Questa nuova scoperta fornisce la prima prova che mostra come i dinosauri venissero mangiati da grossi coccodrilli del Cretaceo.
Poiché le ossa del piccolo dinosauro erano troppo fragili per essere rimosse dalla roccia circostante, i ricercatori hanno scansionato l’addome del coccodrillo con dispositivi di tomografia computerizzata a raggi X (TC) e quindi hanno creato modelli 3D digitali delle ossa. Hanno calcolato che l’ornitopode pesava circa 1,7 chilogrammi. La maggior parte dello scheletro del dinosauro era ancora intatto dopo che era stato ingerito, ma mentre il coccodrillo masticava il corpo del dinosauro lo morse tanto forte che uno dei femori si spezzò a metà, e il coccodrillo vi perse un dente.
Fonti: Science Direct, Australian Age of Dinosaur.