“Il Castello del Diavolo” del 1896 è il primo Film Horror della Storia

“Le Manoir du diable” è il titolo originale de “Il Castello del Diavolo”, come denominato nella versione inglese della pellicola, e si tratta del primo film Horror della storia, girato da quel genio universale della cinematografia mondiale che fu Georges Méliès, cui si devono molti dei “primi” di ogni genere, fra cui anche il primo film per adulti della storia, “Dopo il Ballo”, del 1897. Il film, della durata di 3 minuti circa, racconta la storia di un incontro con il diavolo e di diverse altre entità “paranormali” associate. Lo scopo della pellicola non era quello di incutere terrore, ma di “spaventare divertendo” lo spettatore.

Nonostante oggi 3 minuti di girato ci sembrino pochissimi, per l’epoca fu un vero record

La Haunted Castle è stato girato in esterna nel giardino della proprietà di Méliès a Montreuil, Seine-Saint-Denis, con uno scenario dipinto. All’epoca delle prime pellicole di Méliès, sul finire del 1800, gli attori cinematografici partecipavano ai film in forma anonima e non venivano menzionati nei titoli di coda. Tuttavia siamo sicuri che Jeanne d’Alcy, attrice teatrale di grande successo, protagonista dal sopracitato “Dopo il Ballo” e moglie di Méliès, interpreta la donna che esce il calderone. Lo storico del cinema Georges Sadoul ha inoltre ipotizzato che il diavolo fu interpretato da Jules-Eugène Legris, un mago che si esibiva al Robert-Houdin a Parigi, il teatro dello stesso Méliès. Legris sarà inoltre presente nel famigerato “Viaggio verso la Luna” del 1902, forse il film del genio francese maggiormente conosciuto.

Il film uscì dallo studio di Méliès, conosciuto come “Star Film”, numerato con il 78-80 nei suoi cataloghi. Non è noto se il film fu proiettato alla fine del 1896 o all’inizio del 1897, e non è da confondere con “Le Château Hanté“, realizzato da Méliès immediatamente dopo, nel 1897, e anch’esso evocante temi del paranormale.

Sotto, il Castello del Diavolo:

Sotto: “Le Château Hanté”

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...