I Massi di Moeraki: le gigantesche “Uova di Drago” Neozelandesi

I massi di Moeraki sono enormi rocce sferiche dall’aspetto che ricorda quello delle uova di dinosauri o di draghi, simili a quelle che siamo ormai abituati a vedere nei film fantasy. Queste rocce si possono scorgere lungo un tratto di Koekohe Beach, una spiaggia sita sulla costa di Otago, in Nuova Zelanda, e possono apparire singolarmente o a gruppi poco meno numerosi. L’area in cui si possono ammirare costituisce una riserva scientifica protetta. L’azione costante delle onde e l’erosione costiera sono alla base della creazione di questi giganti di argilla.

Fotografia di copertina: Karsten Sperling – CC BY-SA 2.0

Sotto, Foto di Tom Hall condivisa con licenza CC BY-SA 2.0

Secondo una leggenda Maori, i massi sarebbero i resti di trappole per le anguilla, calabash e kumara (anche dette zucche d’acqua) che sono stati trasportati sulla spiaggia quando l’Āraiteuru è naufragata sulle coste. Āraiteuru, nella tradizione Maori, è la canoa che ha condotto gli antenati dei popoli di Ngai Tahu all’isola del sud della Nuova Zelanda. La leggenda narra infatti che gli oggetti che erano nella canoa siano oggi i massi Moeraki, e che le rocce che si estendono verso il mare da Shag Point siano parti del relitto della canoa stessa. Inoltre, il promontorio roccioso nelle vicinanze è considerato il corpo del capitano dell’Āraiteuru.

I massi di Moeraki hanno ispirato molti artisti che hanno dipinto queste meraviglie naturali. Nel 1848, Mantell disegnò la spiaggia e i suoi massi, un tempo molto più numerosi di adesso. L’immagine si può ammirare oggi all’interno della libreria Alexander Turnbull di Wellington. Negli ultimi anni, i massi di Moeraki sono divenuti una grande attrazione turistica, e attraggono centinaia di migliaia di persone sia dalla Nuova Zelanda sia dal resto del mondo, i quali accorrono per ammirare l’unicità naturalistica costituita da queste rocce.

Sotto, Fotografia di William M. Connolley – CC BY-SA 3.0:

Gli aspetti più interessanti dei massi sono la loro dimensione e la loro forma: sono tutti sferici o quasi, con un diametro che va dai 180 ai 350 centimetri. Quello che è ancora più singolare è che la forma e le dimensioni non sono le stesse solo per i massi di Moeraki, infatti su un’isola del nord della Nuova Zelanda si possono osservare altre rocce sferiche denominate “Koutu”.

I massi di Koutu si trovano sulle spiagge all’interno delle scogliere e sotto la superficie nell’area del porto di Hokianga. Come i massi di Moeraki, i massi di Koutu hanno a propria volta un diametro di circa 300 centimetri. Circa 15 chilometri a sud di Shag Point c’è un altro gruppo di grandi pietre conosciute come i massi Katiki, i quali sono un po’ diversi da quelli di Moeraki, perché oltre quelli di forma sferica si possono trovare anche di forma più schiacciata, simili a dischi rotondi e piatti. Non ultima tra le curiosità che riguardano alcuni di questi massi vi è la possibilità di trovare al loro interno i resti fossili delle ossa dei giganti marini preistorici, come il Mosasauro o il Plesiosauro.

Immagine raffigurante un plesiosauro:

I massi di Moeraki sono composti principalmente da fango e argilla, cementati dalla calcite. Il loro livello di cementizzazione varia a seconda dell’età della formazione. La parte interna dei massi è relativamente morbida, mentre il bordo esterno è piuttosto duro. I massi possono presentare crepe sulla parte superiore, le quali si prolungano sviluppandosi verso le parti inferiori. All’interno il masso è di colore marrone, mentre le crepe rivelano striature di color giallo dovute alla calcite. Alcuni massi di Moeraki possono presentare uno strato più sottile di dolomite e o quarzo, che ricopre a sua volta il giallo della calcite.

Si stima che i massi con un diametro superiore ai 2 metri si siano formati tra i 4 e i 5,5 milioni di anni di anni fa, ad una profondità che varia dai 1.000 ai 5.000 metri di profondità.

Antonio Pinza

Quando avevo 3 anni volevo fare l’astronauta, oggi ho le idee molto meno chiare, ma d’altronde chi ha detto che bisogna avere un piano preciso? Nella vita ho “fatto” svariati lavori, praticato sport, viaggiato, letto e mangiato di tutto. Mentre continuo a perdermi nei meandri della mia esistenza scrivo su Vanilla Magazine.