I fatti di Mayerling non furono la sublimazione di un amore impossibile, o lo furono solo a metà. In realtà si trattò di una vera tragedia (forse) con una sola vittima innocente e consenziente. Mary e Rodolfo morirono nella notte fra il 29 e il 30 gennaio 1889, ma questo è quasi l’unico fatto certo.
Sotto, Maria “Mary” Vetsera:
Sicuramente è certa anche l’infatuazione adolescenziale di Mary per Rodolfo, molto meno quella di Rodolfo per Mary: lui continuava a frequentare l’amante storica Mitzi Caspar e da tempo meditava il suicidio, aspettando solo qualcuna con la quale condividerlo.
Prima del 29 gennaio Rodolfo lo aveva proposto alla Caspar che non solo aveva rifiutato, ma era anche andata alla polizia a raccontare il fatto.
Era un amore impossibile e Mary lo sapeva
Per lei forse questa unione nella morte era l’unico modo per averlo solo e tutto per lei. In tantissimi, anche a livello del popolo, erano a conoscenza del giro di amanti di Rodolfo. La stessa moglie Stefania dichiarò che la notte precedente al suicidio lui l’aveva passata con Mitzi Caspar.
La moglie di Rodolfo, Stefania del Belgio:
Nella sua lettera di addio a Stefania, Rodolfo scrisse che solo la morte poteva salvare il suo buon nome. Sicuramente non sarebbe stata una nuova amante, seppur minorenne e nobile, a rovinarlo. Avrebbe potuto continuare a frequentarla senza danno al suo onore.
Come non lo sarebbe stata una gravidanza, mai provata, e ipotizzata solo per rendere più succoso il gossip, come fu fatto per Lady Diana Spencer.
Francesco Giuseppe aveva avuto una figlia illegittima, era fatto noto, come era noto che Maria Sofia di Borbone, sorella dell’imperatrice Elisabetta, avesse avuto una (o forse due) figlie dall’amante Lawayss, nonostante gravidanza e parto fossero stati tenuti nascosti.
Sotto, Maria Sofia di Baviera, sorella di Sissi:
Se fosse stato questo il problema, gli Asburgo avrebbero potuto ”convincere” i Vetsera ad allontanare la figlia, ricompensandoli adeguatamente.
Fa tenerezza l’ultima lettera di Mary alla madre, dove chiede perdono, dice di non poter resistere all’amore (al singolare) e rende noto il desiderio di entrambi di essere sepolti insieme ad Alland. Rodolfo non poteva non sapere che mai sarebbe stato permesso ed erano quindi i vaneggiamenti di una mente instabile o una pietosa bugia per far contenta l’amante.
Sotto, la lettera di Rodolfo alla moglie Stefania:
Rodolfo era politicamente impegnato con gli ungheresi, contro suo padre. Scriveva articoli sovversivi sotto lo pseudonimo di Julius Felix. Tutto questo era noto all’Imperatore Francesco Giuseppe che lo faceva controllare dal primo ministro e dal capo della polizia di Vienna.
Forse è proprio il pesante coinvolgimento politico contro l’impero e suo padre che avrebbe potuto ledere il suo nome, ed il padre sarebbe stato probabilmente costretto a prendere provvedimenti severi nei confronti di un traditore, provvedimenti che forse lo avrebbero addolorato più della morte stessa del figlio.
Non si sa se Rodolfo abbia ucciso Mary o se lei si sia suicidata
L’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena in una fotografia del 1881:
I testimoni riferiscono di aver sentito un solo colpo di pistola di prima mattina.
Alle 6.30 pare che Rodolfo fosse ancora vivo, parecchie ore dopo la morte di Mary, mentre il primo sparo poteva non esser stato udito nel castello addormentato
Chissà se salvare il buon nome significava questo, suicidarsi per aver ucciso una ragazza. Chissà cosa scrisse Rodolfo nella lettera a sua madre, il foglio distrutto da Elisabetta “Sissi” di Baviera.
Elisabetta “Sissi” d’Austria vestita a lutto per la morte del figlio:
Sia come sia, Rodolfo ebbe funerale e tomba nella Cripta degli Imperatori (dei Cappuccini) di Vienna. Pur essendo suicida, e forse omicida, Francesco Giuseppe ottenne dal Papa la dispensa al funerale religioso e alla sepoltura per “temporanea follia”.
Il corpo della povera Mary non ebbe pace. Fu portato via di nascosto dagli zii, fingendo fosse ancora viva, con un bastone nell’abito per tenerla dritta e sepolto in fretta senza alcuna lapide nella parte del cimitero dell’abbazia di Heiligenkreuz riservata ai suicidi. I resti furono poi spostati nella tomba visibile a Heiligenkreuz, che fu fatta costruire nel maggio del 1889.
Mary Vetsera:
Nel 1945 la tomba di Mary venne profanata dai soldati russi, e solo nel 1959 venne cambiata la bara danneggiata e reinterrata. Nel 1991 la salma di Mary venne rubata da un fanatico che voleva scoprire la verità sulla sua morte ed era riuscito anche a mandare ad analizzare alcune ossa.
Nel 1993 i resti recuperati vennero nuovamente sepolti nella tomba, questa volta con maggior sicurezza. La vecchia bara originale, ritrovata nel 2005 e restaurata, si trova ora nel museo delle Carmelitane a Mayerling (vuota).
Sui corpi non vennero eseguite autopsie. Per Rodolfo la causa di morte era chiara, la foto sul letto di morte mostra la testa fasciata a nascondere la ferita. Per Mary la questione è più difficile. I resti sono stati identificati ed esaminati durante le varie traslazioni. La causa di morte presunta è un colpo di pistola alla testa, ma il cranio mancante di una parte non ha mai consentito di stabilirlo con certezza.
Come non si ha certezza di chi fosse la mano che ha premuto il grilletto
L’ultima lettera di Mary è stata trovata nel caveau di una banca nel 2015, quasi 130 anni dopo il fatto. La mia frase preferita “La verità è figlia del tempo” resta ancora valida.
Che riposino in pace.