L’antichissima tradizione di pitturare le foglie Pipal (Ficus Religiosa) è una tecnica pittorica indiana che risale a molti secoli nel passato, quando le tele e la carta erano beni rari e preziosi. L’albero di Pipal è considerato sacro dalle tradizioni induiste, buddiste e gianiste, e la gigantesca pianta fa cadere ampie e solide foglie che sono la base per ritratti e altri disegni. La foglia non viene dipinta direttamente, ma viene prima trattata per essere durevole e facilmente colorabile. Immersa in acqua per circa 30/45 giorni, la Clorofilla viene sciolta e lascia il posto soltanto alla parte più solida della foglia.
La tradizione di dipingere le foglie dell’albero risale a una indefinibile epoca storica, e veniva tramandata, come fosse un segreto, di famiglia in famiglia. Nel corso del ‘900 e degli anni 2000 si è assistito ad un accenno di popolarità della pittura sulle foglie, che hanno un alto valore di mercato e consentono agli indiani, anche i più poveri, di produrre beni considerati “di lusso”. I dipinti della galleria sono stati realizzati da Sandesh S. Rangnekar, figlio Sadashiv G. Rangnekar, un famoso artista indiano.