Da molti secoli la famosissima e storica Torre di Londra, costruita nel 1078 sulla riva nord del Tamigi, è “custodita” da un piccolo stormo di corvi imperiali, regolarmente arruolati nelle Forze Armate di terra del Regno Unito.
Questi “soldati” alati ricevono un trattamento privilegiato: sono accuditi da servitori in livrea, nutriti con carne di prima scelta acquistata nel vicino Smithfield Market, e la loro salute viene costantemente monitorata. Tuttavia, anche loro hanno degli obblighi: non possono lasciare la Torre.
Una leggenda, di cui non si conosce l’origine, lega il destino della Corona Britannica a quello dei corvi. Pare che “se i corvi della Torre di Londra moriranno o voleranno via, la Corona cadrà e con essa la Gran Bretagna”. I corvi selvatici vivevano nella Torre già molto tempo prima che questa superstizione prendesse piede. Tradizione vuole che i corvi siano stati attratti nello storico castello medievale dall’odore dei cadaveri giustiziati al suo interno. Si narra che nel 1554, quando fu decapitata Lady Jane Gray (la regina dei nove giorni), i corvi abbiano letteralmente beccato via gli occhi dalla testa mozzata della sfortunata sovrana.
La consuetudine di tenere i volatili in cattività per proteggere la corona risale presumibilmente ai tempi di Carlo II, che regnò dal 1660 al 1685. La leggenda narra che John Flamsteed (1646-1719), l’astronomo di corte, si fosse lamentato con il re per la presenza di molti corvi che interferivano con le sue osservazioni. Carlo II ordinò quindi di sterminarli, ma lo stesso Flamsteed lo mise in guardia: senza i corvi la Torre sarebbe caduta, e la monarchia insieme ad essa. Il sovrano cambiò naturalmente idea, e ordinò che almeno sei corvi fossero sempre presenti nella Torre.
Due corvi sul Tower Green, luogo all’interno del castello dove vennero eseguite numerose esecuzioni sommarie. Fotografia di ingo zwank condivisa con licenza CC BY-SA 3.0 via Wikipedia:
Tuttavia, secondo lo storico Geoff Parnell, la presenza dei corvi in cattività non risale a prima del 1800, forse portati nella Torre come animali da compagnia.
Qualunque sia l’origine di questa leggenda, viene presa ancora oggi molto sul serio. Sette corvi (sei più uno di scorta) sono tenuti in cattività alla Torre: per evitare che si allontanino troppo vengono loro tagliate le penne remiganti di un’ala; in compenso vivono una vita beata, nutriti con una dieta appropriata a base di frutta fresca, uova sode e carne.
Raffigurazione ottocentesca del Tower Green, dove è visibile anche un corvo:
I corvi della Torre sono equiparati ai soldati, e come loro hanno documenti che dimostrano il loro status, e talvolta possono essere congedati per cattiva condotta, come successe al “corvo George”, colpevole di aver distrutto alcune antenne televisive: fu ufficialmente espulso e spedito in Galles con la seguente motivazione: “Sabato 13 settembre 1986, il corvo George, arruolato nel 1975, è stato inviato al Welsh Mountain Zoo. Per la condotta insoddisfacente, il suo servizio non è più richiesto”.
Invece il corvo Grog, dopo 21 anni di onorato servizio per la Corona, decise di andare a stabilirsi nei pressi di un pub dell’East End…
Sotto, il video di Historic Royal Palaces che mostra i Corvi:
Fonti: HISTORIC UK