Hellinikon: l’Aeroporto abbandonato di Atene

L’aeroporto di AteneHellinikon” è stato chiuso circa un decennio fa, dopo 60 anni di onorato servizio e come unico aeroporto della megalopoli greca. Nel 2001, 3 anni prima che Atene ospitassi i (disastrosi) giochi olimpici, l’Hellinikon fu abbandonato in favore del nuovo Eleftherios Venizelos, costruito nella parte est della città.

Cosa è successo al vecchio e glorioso aeroporto che ha visto transitare milioni di passeggeri nel corso dei precedenti decenni?

I giorni di gloria dello scalo sono un lontano ricordo, sia per l’aeroporto sia per alcune strutture sportive di rilevanza secondaria che furono costruite nei terreni adiacenti il terminal. L’ex aeroporto è ora circondato da un recinto di filo spinato, e le erbacce hanno preso il sopravvento ovunque, mentre una parte dell’edificio è stata bruciata da un incendio e ora cade in rovina, e nessun intervento è stato fatto in seguito all’incidente.

Nonostante un servizio di sicurezza privato che opera nella zona, l’edificio mostra segni di violazione di domicilio e saccheggi. Scatole piene di qualsiasi cosa, dalle carte d’imbarco a tagliandi di viaggio e in genere ad altri documenti giacciono sparse sul pavimento, in mezzo a detriti e spazzatura.

I cani randagi sono gli unici fruitori dell’aeroporto, ma presto potrebbero arrivare altri inquilini maggiormente educati. Un gruppo di sviluppo privato vuole trasformare il vecchio aeroporto in una località balneare e costruire un enorme parco, alberghi ed edifici residenziali.

Ma il progetto ha già incontrato l’opposizione di coloro che sono contrari alla privatizzazione del terreno su cui sorge la struttura. La polemica sul futuro del sito sembra strana visto che nessuno sembrava interessarsi alle sue sorti da tanti anni. In attesa che le sorti dell’Hellinikon siano definite, lo scalo giace abbandonato a se stesso, ricordo silente di un passato glorioso…

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...