Helena e Franz: l’Amore proibito di Auschwitz

Auschwitz, 21 Marzo 1942. Al campo di sterminio è il compleanno di Franz Wunsch, una delle guardie SS, che compie esattamente vent’anni. Wunsch è già un reduce di guerra, un sopravvissuto al fronte orientale ferito da una pallottola al ginocchio.

Il suo odio antisemita è già diventato famoso, e l’uomo è fra i protagonisti minori delle selezioni delle persone ai treni della morte, che arrivano incessantemente da tutta Europa. Durante la festa per il compleanno di Wunsch e per la  sua assegnazione al compartimento “Canada”, un’internata, già destinata alla camera a Gas, canta per rallegrare la serata.

Il suo nome è Helena Citronova, e l’ufficiale se ne innamora perdutamente

Helena è una donna di ventidue anni di origine ebraica, proveniente dalla Slovacchia. L’amore fra un’ebrea destinata alle camere a gas e una guardia delle SS non solo è severamente proibito, ma è fuori da qualsiasi logica idealista che ognuno dei due è abituato a immaginare.

Il 21 Marzo Helena avrebbe già dovuto incontrare il suo tragico destino respirando lo Zyklon B, rinchiusa in quelle camere dell’orrore insieme a centinaia di altri prigionieri, ma l’intervento di Franz evita la morte alla donna, che torna nel suo dormitorio non sapendo quale rischio ha appena corso. A Helena però arriva un pacchetto di biscotti con un bigliettino:

Mi sono innamorato di te

Quell’amore è impossibile, la bestia nazista non si può amare, non si può desiderare, si può solo odiare. Eppure… Per salvarsi la vita Helena finge un accenno di affetto, anche se non può quasi guardarlo, anche se l’odio nei confronti di un carnefice è impossibile da dimenticare. La relazione fra i due però continua, e salva prima Helena dalla camera a gas e poi anche la sorella, Rožinka, che fruisce in qualche modo dei favori di Franz ed evita morte certa.

Ad Auschwitz transitano un numero di persone compreso tra 1.100.000 e 1.500.000, e ne rimangono vive circa 7.000. Helena e la sorella, nonostante fossero al campo ormai da 3 anni, quando la sopravvivenza degli internati era prossima allo zero, sono fra le sopravvissute

In extremis, Wunsch chiede a Helena di dargli il nome di sua sorella, per riuscire a salvarla prima che questa raggiunga la camera a gas, sostenendo di avere urgente bisogno di lei come operaia nel magazzino di cui è comandante.

Per i due figli di Rožinka invece non c’è scampo

Col tempo, pian piano, Franz si trasforma. Non è più una bestia senza sentimenti accecato dall’odio contro gli ebrei, ma scopre la sua umanità, accesa dall’amore proibito per Helena. Gli inverni passano e la donna stessa forse si infatua di Wunsch, con il quale condivide 3 anni nel più basso girone dell’inferno che l’uomo abbia mai creato. Si innamorano l’uno dell’altra, nonostante ai forni il fuoco non sia mai spento, nonostante le pire con centinaia di migliaia di cadaveri non accennino ad esaurire la loro ira infernale.

Il 27 Gennaio 1945 l’Armata Rossa raggiunge il campo, ma Franz è già lontano, scappato al giudizio come moltissime delle altre guardie. Helena viene liberata, assieme ai pochi sopravvissuti, e torna a piedi in Slovacchia con la sorella, dove viene aggredita dai soldati dell’Armata Rossa che tentano di stuprarla.

Le sarà sufficiente mostrare il suo tatuaggio di Auschwitz per placare ogni spirito bestiale

Franz ed Helena nel mentre si perdono e non si incontrano per moltissimo tempo. 16 anni dopo, il 25 agosto 1971, Franz Wunsch sarà arrestato a Vienna, e in seguito processato fra il 25 Aprile e il 27 Giugno del 1972. Durante il procedimento sarà chiamata a testimoniare anche Helena, che deporrà in suo favore. Nonostante le parole benevole della Citronova, l’uomo sarebbe stato condannato per diversi omicidi commessi al campo, ma viene assolto per sopraggiunta prescrizione (sentenza LG Vienna 20 Vr 3805/64).

I due ex-amanti non si incontrarono più, ma probabilmente non dimenticarono mai quell’amore proibito e clandestino, durato 3 anni nel luogo più terrificante che l’uomo abbia mai concepito. Helena va a vivere in Israele, dove muore a 83 anni, nel 2005, mentre Franz muore il 23 Febbraio 2009, a 87 anni, in Germania.

Chissà cosa ricordavano di quell’amore proibito, di quell’amore maledetto. Erano due ragazzi giovani, ai lati opposti di un’ideologia disumana. Lui carnefice e lei vittima. Cosa provarono davvero e quali furono i loro sentimenti.

Entrambi sono menzionati nel libro “Auschwitz. I nazisti e la soluzione finale”, di Laurence Rees, e nell’omonimo documentario della BBC.


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