A 19 anni dalla uscita del primo libro esce “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede“, con protagonista l’orfano che ci ha accompagnato per un decennio, crescendo assieme ad un’intera generazione dal 1997 al 2007, e trasportandoci in un mondo di fantasia, avventura, pericolo e difficoltà. Un mondo che sembrava irraggiungibile riappare e riapre le sue porte svelandosi nuovamente esattamente come 19 anni prima. Per chi ha mosso i suoi primi passi, dall’infanzia all’adolescenza, in quell’universo incantato, non può che provare una certa emozione e nostalgia nel ritorno del mago e del nuovo capitolo di una storia che pareva ormai definitivamente conclusa.
Harry Potter è tornato
Dopo 9 anni di silenzio, J.K.Rowling ha risvegliato i fan con un annuncio da tanto tempo atteso. L’autrice del mondo di Harry Potter ha ridato linfa “vitale” ai fans riportando in auge pettegolezzi e voci di corridoio che giravano da anni, ma che ultimamente si erano affievoliti, indeboliti sotto il peso delle smentite della stessa Rowling. Quei pettegolezzi non erano infondati, i fan avevano desiderato e richiesto qualcosa che si è alla fine si è svelato reale: la Rowling, in collaborazione con John Tiffany e Jack Thorne, ha annunciato la nuova e ultima opera (al momento disponibile solo in inglese) sulle avventure del mago con gli occhiali più famoso del mondo. La trasposizione in forma teatrale dell’ultima avventura di Harry Potter e di suo figlio Albus, 19 anni dopo gli eventi dell’ultimo libro.
Nonostante si considerasse ormai finita la saga di Harry Potter, per anni l’autrice ha partecipato alle conversazioni su Pottermore “il cuore digitale del mondo della Magia”, creando un legame sempre più intenso con i propri fan, fino a formare una vera e propria community che si è espansa anche su Twitter. Grazie a questo atteggiamento, sempre attento e premuroso verso i follower, la madre di Harry Potter si è assicurata un incredibile seguito di pubblico che la segue da anni e ne acclama ancora le opere, sebbene vecchie ormai minimo di un decennio. Grazie all’indole materna, i potterhead le sono rimasti sempre accanto, non rinunciando mai all’idea che un giorno l’autrice potesse risvegliare il mondo dei maghi per così tanto tempo rimasto dormiente dopo il suo saluto di 9 anni fa.
“Harry Potter e la maledizione dell’erede”
E’ quasi pronto a rivelarsi al pubblico italiano. Capitolo conclusivo della saga iniziata 19 anni fa, torna per l’ultima volta e apre le porte alla vita adulta di Harry Potter e alle peripezie che il famoso mago deve affrontare come padre e come personaggio che ha fatto la storia del proprio mondo. Un racconto nuovo, dunque, con una prospettiva altrettanto inesplorata: non siamo più in compagnia dell’adolescente che a 17 anni sconfisse Voldemort, suo giurato nemico nonché temuto antagonista della saga, ma ci troviamo al cospetto di un uomo sulla quarantina, padre di famiglia, alle prese con i problemi che un qualunque genitore deve affrontare, ovviamente con un tocco di magia in più.
I pericoli non sono propriamente normali e le avventure rispecchiano in pieno lo stile che la Rowling ha adottato negli anni, un vero e proprio tuffo nel passato che ci riporta a Hogwarts e ci fa ritrovare vecchi personaggi che pensavamo di non poter più rivedere, ma con uno spirito più maturo, più razionale e più complesso.
Eppure il ritorno a Hogwarts, sebbene abbia creato una certa frenesia tra i fan, non è immune alle critiche. Tra i fan che hanno letto la versione in inglese, alcuni hanno trovato delle incongruenze tra La Maledizione dell’Erede e i volumi precedenti, mentre altri hanno sentito un certo distacco dalle storie che hanno reso famoso Harry Potter. Sebbene la vicenda tratti di fatti che avvengono a 19 anni di distanza dalla battaglia finale contro Voldemort, sembra che alcuni fan abbiano percepito una rottura netta tra quell’indimenticabile finale del 2007 e il nuovo racconto. Queste incongruenze appaiono molto forti per essere dei semplici errori da perdonare, si presentano come pesanti modifiche nella storia che ha caratterizzato il protagonista e, nonostante sia un testo teatrale, non si capisce la motivazione di queste mancanze.
Se da una parte i fan hanno inveito contro la sceneggiatura, dall’altra non sono mancate le interminabili nuove citazioni che hanno invaso il web con i Potterhead in lacrime per la felicità della nuova pubblicazione. Il beneamato protagonista è finalmente tornato e le avventure tanto attese possono riprendere cancellando, pagina dopo pagina, il lungo silenzio che per anni ha oscurato il mondo dei maghi. Alcuni notano che le incongruenze non appaiono gravi, presenti o degne di nota. L’emozione di riaprire il nuovo capitolo fa scoprire una versione completamente nuova e straordinaria della vita di Harry Potter, una prospettiva che i due sceneggiatori hanno voluto evidenziare e approfondire diversamente dalla Rowling e dai suoi racconti precedenti.
Cosa aspettarsi dunque dalla nuova avventura teatrale?
La Maledizione dell’Erede è il sequel che stavamo aspettando o un pessimo tentativo di riaprire le porte di Hogwarts? Difenderete il nuovo volume o tornerete a sfogliare nostalgici le pagine dei primi sette libri? Per tutti i fedeli lettori italiani l’attesa è quasi giunta al termine, l’edizione in lingua italiana uscirà il 24 settembre.
Non vi resta che attendere di scoprire quali personaggi saranno lì ad aspettarvi!