Gli Starseeds: i “Figli delle Stelle” per la Cultura New Age

Negli ultimi decenni, tramite la rapida e facile diffusione di materiale, grazie ai portali web, le credenze e filosofie dei movimenti New Age hanno avuto modo di rifiorire tra gli argomenti di maggior interesse. Alcuni Social Media sono gli strumenti favoriti, tra gli appassionati del tema, per portare alla luce la maggior quantità possibile di informazioni. (spesso oggetto di tabù nelle società occidentali fortemente religiose). Uno dei temi più discussi negli ultimi anni, è senz’altro di grande fascino e attrazione. Si dice che chi viene a conoscenza di questo particolare argomento non lo fa mai per caso, ma perché ha qualcosa di importante da comunicargli.

Di cosa stiamo parlando? Del fenomeno degli Starseeds

Gli Starseeds fanno la loro comparsa, nel vocabolario della cultura New Age, attorno alla fine degli anni Settanta, durante quello che sembrava invece essere il tramonto del movimento spirituale. Nel pieno di quegli anni, caratterizzati da film a tema UFO e alieni, qualche sedicente contattista (per contattista si intende colui il quale sostiene di poter intrattenere comunicazioni telepatiche o visive con entità extraterrestri) iniziò a pubblicare libri e articoli riguardanti una ‘nuova era’ che avrebbe visto protagonisti i semi stellari (starseeds, in inglese). Il primo e più famoso fu Brad Steiger nel suo “Gods of Aquarius”.

Per Semi Stellari si intende definire tutte quelle anime, arrivate sulla Terra dalla fine degli anni Settanta in avanti (a detta dei sopracitati), che avrebbero vissuto esistenze precedenti, o addirittura che avrebbero visto la loro origine su altri sistemi solari o galassie. In seguito, alcuni appassionati, scoprirono che il concetto di seme stellare era già presente nelle culture degli antichi indiani d’America, particolarmente devoti al culto delle stelle.

Tra i più ‘comunemente’ conosciuti vi sono gli Starseeds provenienti dalla costellazione delle Pleiadi, dalla stella Sirio B, da Arturo, o addirittura dalla galassia di Andromeda.

Queste anime, incarnate in esseri umani, avrebbero uno scopo preciso; riportare all’interno della nostra società e sul nostro pianeta, antiche consapevolezze e verità, ormai perse in un oblìo costituito dal dio denaro e dalla tecnologia sempre più alienante. In quanto entità antiche, sarebbero portatrici di una grande conoscenza e saggezza, che se risvegliate in loro potrebbero condurre l’umanità verso una nuova era di abbondanza, pace e fratellanza.

Alla luce di questa sorprendente novità, sorse spontaneo domandarsi quali fossero le caratteristiche peculiari di tali anime e in che modo fosse stato possibile riconoscerle. Fu così che, all’inizio degli anni duemila, i più informati sul tema stilarono una lista di quelli sembravano essere i tratti principali e più comuni degli Starseeds. A partire dalla personalità, ai tratti somatici fino ad arrivare ai più precisi particolari, si giunse a creare un vero e proprio profilo, in cui cominciarono a riconoscersi in moltissimi.

Riassumiamo brevemente le caratteristiche più interessanti di uno Starseed:

  • Sentirebbe, per tutta la sua vita, un’indefinita sensazione di estraniamento e distanza dalla società. Non proverebbe particolare interesse nel condurre una vita ‘canonica’, volta al solo obiettivo di un benessere economico, il quale non potrebbe soddisfare la sua ricerca spirituale.
  • Proverebbe, per le costellazioni e lo spazio, un’irresistibile attrazione e un senso di intensa nostalgia e familiarità. Osservando la volta celeste potrebbe sentirsi a casa più che in qualsiasi altro luogo.
  • Sarebbe dotato di una potente empatia nei confronti della natura, degli animali e degli esseri umani. Avrebbe un gran rispetto dell’ambiente e un’importante senso di responsabilità verso Madre Natura. Farebbe sua ogni sensazione che vede o sente, per via di una sorta di effetto specchio. Per questo sarebbe a disagio in luoghi particolarmente affollati e densi di emotività.
  • Sentirebbe, fin dalla nascita, la sensazione di essere qui ed ora per uno scopo ben preciso, per un piano più alto, che tuttavia non riuscirebbe a concepire, se non prendendo coscienza della propria natura.
  • La maggior parte degli Starseeds, durante l’infanzia, avrebbe avuto pensieri confusi riguardo l’appartenenza al nucleo familiare, fino a raggiungere la convinzione di essere stato adottato, per via del senso di maggior familiarità con le stelle. Questa sensazione sparirebbe, tuttavia, crescendo.
  • Amerebbe fin da piccolo la solitudine, senza però volersi estraniare dal mondo o dalla società. Questo per via di una natura volta all’attenta contemplazione di tutto ciò che gli sta intorno. Per questo risulterebbe essere molto maturo sin dall’infanzia.
  • Sarebbe dotato di una spiccata intuizione e, talvolta, di poteri psichici, come la premonizione o addirittura la telepatia, manifestata prevalentemente con gli animali.
  • Farebbe frequenti sogni lucidi, nei quali sarebbero presenti navicelle spaziali o entità extraterrestri. Sarebbe in grado di intraprendere viaggi astrali verso altri pianeti o dimensioni.
  • L’aspetto varierebbe molto, ma si tratterebbe di un individuo dotato di occhi chiari, dall’altezza medio-alta e da mani e piedi lunghi ed affusolati. Avrebbe inoltre un sorriso molto ampio e gli occhi dall’espressione particolarmente intensa.
  • Sarebbe in grado di aggiustare apparecchi elettronici senza leggere un libretto di istruzioni, affidandosi all’intuizione. Sarebbe inoltre capace di stabilire la resistenza di un oggetto dalla sua massa e dal suo peso.

Molti si domanderanno perché, se tali anime abitano davvero alcuni dei nostri corpi umani, non si manifestino in massa, regalando a tutti la possibilità di entrare a far parte della loro singolare visione del mondo e della vita, dispensando le proprie conoscenze. Ebbene, è opinione di chi crede negli Starseeds che la chiave sarebbe l’ampia diffusione di tali informazioni, la quale permetterebbe anche a chi non mostra interesse verso le tematiche spirituali o New Age, di riconoscersi in questo profilo e di risvegliare la propria coscienza, intraprendendo così un sentiero di apprendimento della spiritualità.

È stato studiato una sorta di quiz (a cui rispondere con un Sì o con un No), che propone domande molto precise e mirate, al fine di ‘scovare’ gli Starseeds in circolazione. Alcuni sarebbero rimasti molto stupiti dalla precisione di alcune incognite, che sembravano descrivere i loro gusti e le loro sensazioni con estrema precisione.

Se volessimo credere che il fenomeno Starseed fosse reale, saremmo davanti a individui capaci di ricondurci verso uno stile di vita più sano, verso una società più consapevole e attenta ai suoi reali bisogni, capace di arricchire la propria vita di importanti valori, al posto che di importanti guadagni o privilegi. Forse, potremmo conoscerne a decine o, forse, potremmo essere a nostra volta degli Starseed.

Reale o meno, l’argomento è di estremo interesse, e potrebbe portare molte persone a scoprire, se non di essere degli Starseed, alcuni lati indecifrati della nostra natura.

Ma in fondo, chi è disposto a correre il rischio di risvegliare la propria mente?

Tutte le immagini di questo articolo di fantasia e tratte dal web, e se ne considera libera la diffusione.

Cecilia Fiorentini

Ho studiato lingue e sono una studentessa di Conservazione dei Beni Culturali, ho 24 anni e una grande passione per l'editoria e la scrittura. Mi diletto nella lettura di saggi sull'archeologia misterica, sulla spiritualità e sulle credenze di antichi popoli come Egizi, Vichinghi o Nativi Americani.