Soutra Aisle è un sito archeologico scozzese, dove si trovano le rovine di un antico complesso medioevale che comprendeva, tra le altre cose, un ospedale e un convento, che erano all’epoca conosciuti come Casa della Santa Trinità. Gli scavi archeologici hanno aperto una finestra straordinaria sulla vita dei monaci agostiniani che lì risiedevano, e sulla vasta gamma di rimedi medicinali da loro prodotti: antidolorifici, farmaci per togliere l’appetito, per aumentare la voglia di lavorare, per uccidere i parassiti che infestavano le persone e addirittura farmaci per curare le sbornie. Grazie a queste scoperte, e agli studi che proseguono tuttora, Soutra Aisle si è rivelato molto importante per la comprensione della pratica medica medioevale.
La ricostruzione dell’ospedale, effettuata con le pietre trovate sul posto
Fotografia di Lee Kindness via Wikipedia:
Oltre ai loro doveri religiosi, i monaci del medioevo dovevano assolvere a molti altri compiti: coltivare l’orto per il fabbisogno del convento, produrre vino, birra e miele, ricopiare manoscritti, e fornire cure mediche agli ammalati. L’ospedale di Soutra si trova sulla cima di una collina, Soutra Hill, al confine tra Scozia e Inghilterra, situata proprio lungo la “King’s Highway”, la principale via di comunicazione fra i due stati, che segue il tracciato di un’antica strada romana.
Fondato nel 1164, il monastero aveva dei compiti specifici: curare gli ammalati, fornire ospitalità ai viaggiatori, fare elemosine ai poveri, e offrire anche assistenza legale. Durante il periodo di maggior splendore il convento ospitava circa 300 persone, tra monaci e servi, per far fronte al grande numero di viandanti che chiedevano ospitalità, o che necessitavano di cure mediche.
La ricostruzione dell’ospedale, dal lato sud
Fotografia di M J Richardson – Creative Commons:
Di grande importanza il ritrovamento dei rifiuti medici dell’ospedale, accumulatisi durante i secoli di attività del sito. Gli archeologi hanno identificato diversi rifiuti sanitari, contraddistinti dalla presenza di sangue, tessuti e alcune droghe utilizzate per scopi curativi.
L’analisi di alcuni vasi utilizzati per contenere i farmaci, ha consentito di scoprire che venivano usati degli antidolorifici ed anestetici a base di cicuta, giusquiamo e papavero da oppio. Per medicare le ferite aperte dopo un intervento chirurgico o un’amputazione pare fosse usata una pomata a base di oppio e lardo. Il ritrovamento dei resti di parti del corpo amputate, e indumenti con resti di tessuti umani sono un’ulteriore prova che i monaci effettuavano interventi chirurgici sui loro pazienti.
Per distruggere le uova dei parassiti tipo i pidocchi, o per fermare la diarrea o un’emorragia interna, veniva usata la tormentilla, una pianta con un’alta concentrazione di tannino. La Lathyrus linifolius veniva usata per smorzare l’appetito nei periodi di carestia, o per la perdita di peso. I monaci agostiniani avevano anche inventato un rimedio per le sbornie, usando alcuni semi di piante tossiche che inducevano il vomito.
Un’altra scoperta interessante riguarda i resti di bambini nati morti, in associazione con la presenza di bacche di ginepro e di un fungo, comunemente chiamato ergot, contenente molti alcaloidi velenosi, tra cui la ergometrina, che provoca contrazioni uterine. Anche le bacche di ginepro sono considerate degli “stimolanti uterini”. La combinazione di questi due elementi potrebbe essere stata usata per indurre il parto o anche un aborto. Ai monaci agostiniani era proibito applicarsi in pratiche ostetriche, e questo lascia supporre che a Soutra Aisle lo facessero “illegalmente”, oppure che si avvalessero di personale femminile per questo scopo.
A partire dal 1460, a seguito di uno scandalo per motivi di eresia, l’ospedale cominciò a declinare, e la maggior parte delle sue proprietà fu confiscata, con il risultato che la ricca struttura rimase senza mezzi di sostentamento. Nonostante questo, l’ospedale sopravvisse fino alla metà del 17° secolo.