George McLaurin e il diritto di Laurearsi

L’uomo che vedete nel banco a parte, nel corridoio, si chiama George McLaurin (16 settembre 1887-4 settembre 1968), ha 63 anni, e sta frequentando un corso alla University of Oklahoma, segregato rispetto agli studenti bianchi. Era il 1948, e George fu il primo Afroamericano a frequentare quell’università. La domanda di iscrizione di McLaurin fu inizialmente respinta, e fu solo grazie al tribunale federale dell’Oklahoma che George venne ammesso ai corsi. Ma la sua battaglia non era finita lì.

McLaurin doveva stare lontano dagli studenti bianchi sedendosi fuori dall’aula, nel corridoio, oppure entrando in un’area speciale della caffetteria o agli eventi sportivi, ovviamente usando servizi igienici separati. Ma George McLaurin stava combattendo una battaglia non solo per la sua istruzione, ma per l’istruzione e i diritti di tutti i neri. Intentò causa contro l’Università presso una corte distrettuale, ma questa decretò che “la segregazione è ben radicata in Oklahoma, nulla di strano”.

George McLaurin

McLaurin portò quindi il caso di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti che, nel 1950, decise che studenti bianchi e studenti neri dovessero avere eguali diritti nel frequentare i corsi universitari.

George, a 63 anni, non combatteva quella battaglia per sé, ma per i suoi nipoti e per i figli dei suoi nipoti

Vinse la causa e la segregazione razziale nelle Università Americane iniziò lentamente a sgretolarsi. Mc Laurin si laureò e divenne professore, docente alla Langston University dell’Oklahoma. Morì nel 1968, dopo aver iniziato a demolire la segregazione razziale nelle più prestigiose istituzioni statunitensi dedicate all’istruzione.

George McLaurin nei banchi dell’Università

Oggi si svolge un incontro a George A. McLaurin nel campus chiamato The George McLaurin Male Leadership Conference. La conferenza è rivolta al reclutamento di studenti universitari fra le minoranze etniche immigrate negli Stati Uniti, una battaglia che il Professor McLaurin ha combattuto e vinto in prima persona.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...