Garnet in Montana: la città fantasma più spettrale d’America

Garnet è una città fantasma che si trova nel freddo Montana, nel Nord degli Stati Uniti. Il piccolo paese è, con ogni probabilità, il centro disabitato dell’età dell’oro meglio conservato d’America. E anche il più infestato dagli spiriti dei fondatori. Storici, visitatori e turisti testimoniano tutti la stessa cosa: durante il giorno Garnet è la classica città abbandonata dei pionieri, ma durante la notte si trasforma in un vero e proprio incubo, con il suono del pianoforte proveniente dal saloon che terrorizza i visitatori che ancora sono vivi.

La storia di Garnet cominciò nel 1895, quando fu scoperto l’oro sulle montagne limitrofe. La città prosperò per diversi anni arrivando ad una popolazione massima di 1.200 abitanti, per lo più pionieri e commercianti. Al suo massimo splendore Garnet aveva quattro alberghi, quattro negozi, due parrucchiere, una macelleria, un ambulatorio medico, una lavanderia e tredici saloon. La città era anche una delle tappe del servizio delle diligenze, l’antico “treno” dei pionieri. Dopo pochi anni l’oro si esaurì e la popolazione si spostò. Nel 1905 gli abitanti rimasti erano solo 150, circa un decimo rispetto a poco tempo prima. Nel 1912 un incendio spazzò via la metà degli edifici, e i pochi abitanti rimasti se ne andarono senza ricostruirli.

Per mantenere lo stato di conservazione della città lo stato del Montana offre ogni anno vitto e alloggio a chi decida di prendersi cura delle strutture abbandonate. Molti volontari si offrono per passare un soggiorno fra le colline immerse nella natura del Montana, affascinati da un’esperienza di ritorno alla semplicità che può rivelarsi propedeutica.

A Garnet non c’è elettricità, internet o acqua corrente, e la vita dei custodi selezionati è simile se non del tutto uguale a quella degli antichi pionieri che oltre un secolo orsono abitarono queste case di legno.

Ellen Bäumler, autrice della Montana Historical Society e custode per un periodo di tempo, ha scritto che a mezzanotte si sentono le dita degli spettri che suonano al pianoforte, con una musica melodica che avvolge gli edifici vuoti. Sopratutto durante i mesi invernali i visitatori notturni ascoltano dei suoni ultraterreni e hanno visioni paranormali.

A volte, nella tranquillità del gelato inverno, un pianoforte suona nel Saloon di Kelley e gli spiriti ballano una musica spettrale. Alcune voci maschili echeggiano fra le stanze vuote ma, nel momento in cui una mano di un vivente tocca un palazzo, i rumori cessano, quasi d’incanto“.

I visitatori invernali raccontano di figure trasparenti, vestite di abiti vintage, che vagabondano fra gli edifici e terrorizzano i visitatori, i quali vengono sempre più attratti da questi fenomeni paranormali.

 


Pubblicato

in

da