Furore: Magnifico Borgo “segreto” della Costiera Amalfitana

La Costiera amalfitana non ha bisogno di presentazione: un tratto di costa talmente bello da essere annoverato tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Amalfi, Vietri sul Mare, Positano, sono solo alcuni dei comuni che compongono questo angolo di paradiso, conosciuti in tutto il mondo e meta di turismo internazionale.

Fotografia in copertina: A sinistra immagine di pubblico dominio, a destra fotografia di Alpha 350 via Flickr.

Fiordo di Furore

Fonte immagine: pasticcio via Wikimedia Commons – licenza CC BY – SA 3.0

Meno conosciuto degli altri è forse il piccolo borgo di Furore, un comune di 800 abitanti che conserva ancora la sua aspra e selvaggia bellezza, talmente aspra da aver attirato, da sempre, pochi abitanti.

Fino a qualche secolo fa il paesino non esisteva, era un territorio con poche case sparse, abbarbicate sui costoni rocciosi a picco sul mare: non c’era un “centro” e una piazza che potessero dare l’idea di paese.

Fonte immagine: Ernmuhl via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 3.0

Furore era “il villaggio che non esiste”, nascosto anche a chi transitava lungo la strada panoramica.

Finchè, nel 1752, il paese venne inserito nelle mappe catastali: la piccola comunità aveva finalmente un nome di riferimento.

Fonte immagine: alpha 350 via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 2.0

La vera attrazione di Furore, al di là delle caratteristiche case del borgo marinaro, è il suo cosiddetto Fiordo: una gola alta dove il mare ha creato una magica “laguna”, proprio dove finisce un vallone scavato dal torrente Schiato.

Fonte immagine: alpha 350 via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 2.0

Sopra il Fiordo, ad un’altezza di 30 metri, corre un ponte dal quale si tuffano i coraggiosi atleti che partecipano, ogni anno, al Campionato mondiale di Tuffi dalle Grandi Altezze.

Immagine di Pubblico Dominio

A settembre invece, il piccolo borgo si anima con la presenza di numerosi artisti, che accendono di colore i muri delle case: Furore, il “paese dipinto”, racconta la sua storia e le sue tradizioni attraverso la narrazione di pittori e scultori che ogni anno rinnovano l’appuntamento con questo luogo al tempo stesso incantato e selvaggio.

Immagine di Pubblico Dominio


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