Franz Reichelt: il Tragico Destino del “Sarto Volante” che si gettò dalla Torre Eiffel

Franz Reichelt (1879-1912) era un uomo semplice, che faceva il sarto “per signora” a Parigi, dove era arrivato dall’Austria all’età di vent’anni. Il suo atelier di Rue Gallion era frequentato prevalentemente da sue connazionali, signore della buona società viennese che andavano a visitare la sfavillante Parigi. Ma oltre a confezionare abiti e sottovesti, Reichelt coltivava un sogno legato alla neonata conquista dell’aria da parte dell’uomo.

Il primo volo dei Fratelli Wright. 17 dicembre 1903

Alla ricerca di un paracadute

Anche se quello che viene considerato il primo volo, in realtà poco più che un balzo durato 12 secondi, era avvenuto nel dicembre del 1903, l’aviazione ancora sperimentale aveva già richiesto il suo tributo di vite umane, anche tra gli aeronauti che già si libravano in aria con palloni aerostatici e dirigibili. Nel 1910, la sicurezza del volo era piuttosto aleatoria: erano stati inventati da tempo dei paracadute con una struttura fissa (ovvero aperti fin dal momento del lancio) e anche un tipo senza telaio, adatto però solo al lancio da alta quota.

Franz Reichelt indossa la sua “tuta paracadute”

Mancava un paracadute che potesse salvare la vita degli aviatori che cadevano da una bassa quota. E qui entrò in gioco Franz Reichelt, il sarto con la passione per il volo, forse allettato anche dal premio di 10.000 franchi che il colonnello Lalance, dell’Aero-club de France, nel 1911 aveva messo in palio per chi avesse inventato un dispositivo adatto, che non superasse i 25 chili di peso.

L’abito da paracadute di Reichelt

Reichelt aveva già sperimentato delle ali di seta pieghevoli, applicate a dei manichini, che avevano funzionato, ma trasformare quel marchingegno di 70 chili in una tuta da indossare all’interno di un aereo rappresentava una difficoltà apparentemente insormontabile. Il sarto invece perfezionò la sua invenzione, ampliando la superficie della stoffa e riducendo drasticamente il peso.

Effettuò personalmente degli esperimenti che fallirono, senza gravi conseguenze per lui, a parte una gamba rotta dopo un volo da un’altezza di otto metri. Il sarto volante si convinse che il suo “abito da paracadute” non funzionava a causa dell’altezza ridotta dalla quale lo aveva sperimentato.

Reichelt decise di dimostrare il valore del suo paracadute con una prova di lancio dalla prima piattaforma della Torre Eiffel. Ci volle quasi un anno per ottenere il permesso di effettuare il test, poi concesso dalla prefettura di Parigi, che dava per scontato l’uso di un manichino.

Invece, il 4 febbraio 1912, il sarto si presentò sotto la Torre Eiffel, alle 7 del mattino, con già indosso il suo “abito da paracadute”

Reichelt poco prima del lancio

Il salto dalla Torre Eiffel

Era una gelida mattina d’inverno e il vento soffiava forte dai Champ de Mars, le condizioni erano sfavorevoli, ma Reichelt si ostinò a voler condurre ugualmente l’esperimento, nonostante tutti i presenti – gli amici, un esperto di sicurezza del volo, nonché una guardia che per un’ora gli impedì l’accesso alla piattaforma – lo consigliassero di usare un manichino. Il sarto era talmente sicuro di sé e della sua tuta paracadute, che dichiarò:

«Voglio tentare io stesso l’esperimento, senza trucchi, perché voglio dimostrare il valore della mia invenzione»

Alle 8.22, alla presenza di molti giornalisti e di un cineasta che riprese il lancio, il “sarto volante” si lanciò da circa 57 metri, urlando a tutti: «À bientôt», a presto. Nel brevissimo tempo della caduta, il paracadute si avvolse intorno allo sfortunato inventore, che precipitò sul terreno ghiacciato.

Il suo corpo disarticolato e sanguinante impressionò tutti i presenti, ma non quanto l’espressione di terrore che ancora conservavano i suoi occhi dilatati: pare che Reichelt sia morto per arresto cardiaco durante la caduta, e non per l’impatto con il suolo.

La polizia francese recupera il paracadute di Reichelt. In basso a destra si vede l’impronta lasciata dal corpo del sarto, profonda 15 centimetri

Il giornale Le Petite Parisienne, come molti altri,  riporta la notizia del tragico esperimento

Il sarto volante non seppe mai che, due giorni prima, un americano di nome Frederick R. Law si era paracadutato con successo da 68 metri di altezza, lanciandosi dalla cima della Statua della Libertà, a New York.

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