Nell’articolo precedente Federica ed io abbiamo dato il via a una sorta di “appuntamento”. Desideriamo rendere pubblico uno studio/approfondimento che somiglia sempre più a una vera e propria ricerca sul campo.
Come abbiamo ricordato precedentemente, Federica ed io ci siamo incontrate in ambito lavorativo e, successivamente, mi ha seguito durante i miei seminari, webinar e corsi di formazione che spaziano dall’educazione linguistica, alla pedagogia per approdare a un vero e proprio ambito metodologico. Non voglio anticiparvi troppo, quella che segue è una presentazione di Fede (scusatemi ma è bene che anche voi prendiate confidenza con lei) e di come è approdata a desiderare di lavorare a Metodo ACA (per conoscere il Metodo vi rimando ai diversi articoli pubblicati da Vanilla nella rubrica “pedagogia”) direttamente con sua figlia Elena.
Elena è diventata anche un pò la mia nipotina e vi assicuro che, osservando quasi quotidianamente i suoi video/progressi, la distanza chilometrica mi pesa molto… Quando Fede le dice: “Manda un bacio alla zia Haidi” e lei inizia a muovere la sua manina per inviarmi il bacino e dice: “Bye, bye”… Vorrei averla qui vicino a me.
Scusate la parentesi ma, come cita il primo principio glottodidattico: “Il buon processo comunicativo porta a voler bene all’insegnante”, e leggendo il nostro lavoro, capirete perchè l’affetto diventa indispensabile nella trasmissione dei saperi e, in particolare modo, in ambito comunicativo e linguistico.
Il lavoro Metodologico che Federica affronta con sua figlia è costante, quotidiano e naturale: per questi motivi i nostri “appuntamenti” linguistici desiderano essere un esempio da seguire e una valida alternativa per affrontare l’importante processo di sviluppo integrale ed armonico della personalità infantile.
In ogni ricerca che si rispetti c’è una premessa: Fede e io abbiamo pensato che la migliore fosse quella di partire dall’inizio, prima con un’intervista e poi con una presentazione di come lei, ignara mediatrice culturale appassionata di lingua cinese e viaggi, sia stata “traviata” da una pedagogista esperta in glottodidattica con l’amore per la scrittura e la ricerca… Ora mi taccio… Lascio spazio a Federica…
Ora tocca a me: mi presento!
Mi chiamo Federica e vivo in Cina da quasi tre anni insieme alla mia famiglia: mio marito ed Elena, una bimba di un anno e mezzo.
La passione per le lingue e le culture straniere mi ha portata fino a qui, ma andiamo con ordine!Come ho già accennato durante il mio confronto con la Dott.ssa Segrada, la mia vita è iniziata a cambiare quando, al momento dell’immatricolazione al corso di Laurea Triennale in Mediazione Linguistica, ho scelto la lingua cinese. Le esperienze di studio, di svago e di lavoro sia durante che dopo gli studi universitari, mi hanno fatta avvicinare sempre di più alla Cina. Le lezioni di cinese, la passione trasmessami dal mio professore, il viaggio studio al secondo anno mi hanno aperto un mondo fino ad allora sconosciuto.
Nel 2014 ho vinto una borsa di studio tramite l’Istituto Confucio dell’Università Statale di Milano e sono partita nuovamente per la Cina dove sono stata un anno.
Ma il gran cambiamento è avvenuto dopo la Laurea Magistrale in Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale: mi sentivo pronta per iniziare un’esperienza “importante” e ho quindi deciso di cercare un lavoro, preparare i documenti e, nel marzo del 2019, fare le valigie.
Come si può capire, la scelta di trasferirmi non è stata una cosa improvvisata, ma è stato il risultato di tanti piccoli tasselli messi insieme, che mi hanno portata fino a qui. Certamente quello che è successo dopo è stato un divenire di eventi, per la maggior parte non programmati.
Se l’avvicinarsi alla lingua e alla cultura Cinese mi ha profondamente cambiata, il conoscere la Dott.ssa Segrada mi ha aiutata a esplorare, osservare il mondo della pedagogia, a far emergere una parte di me che prima non conoscevo e in un certo senso a farmi crescere come persona e come mamma.
È stato proprio durante uno dei miei progetti di mediazione in una scuola materna della provincia di Varese che ho avuto modo di conoscerla. Da quel momento le nostre strade si sono incrociate facendo nascere un rapporto di amicizia, stima e ora la volontà di collaborare per questo progetto.
Dopo aver frequentato alcuni dei suoi corsi di formazione, partecipato a diverse conferenze, iniziato a seguire la pagina Facebook dell’Associazione ACA Educazione in rete, sono venuta a conoscenza del Metodo ACA abbracciando fin da subito i suoi principi.
Nell’agosto del 2020 è nata la piccola Elena ed ecco che, probabilmente senza nemmeno avere il tempo di rendermene conto, quanto avevo appena appreso durante il Corso di formazione sul Metodo ACA è stato subito messo in pratica. Un po’ per gioco, un po’ per soddisfare le esigenze della bambina di osservare, sperimentare, toccare con mano tutto ciò che la circonda, abbiamo deciso di iniziare insieme questo percorso fatto di materiali naturali e di riciclo, come foglie, sassi, granaglie, carta, stoffa, frutta secca, un pizzico di creatività e tanta voglia di fare.
Elena è molto attenta, le piace osservare, manipolare e le attività che le propongo ogni volta non sono altro che un modo per stimolare la sua curiosità e accompagnarla in un percorso di continua esplorazione dell’ambiente cha la circonda.
Quando nasce un bambino, in realtà, nascono anche dei genitori e con essi diverse responsabilità: fin da subito, io e mio marito, di nazionalità cinese, ci siamo preoccupati di come poter trasmettere a Elena la lingua e la cultura cinese, ma soprattutto quella italiana e, contemporaneamente, favorire il suo sviluppo emotivo e cognitivo. Così, da quando era nella culla, l’abbiamo esposta all’utilizzo delle flashcards in bianco e nero, delle semplici carte con rappresentati animali, oggetti della vita quotidiana. Notando il particolare interesse della bambina, le abbiamo via via presentato materiali di diverso genere, dai libri di stoffa ai classici libri illustrati, ma anche materiali naturali come il Metodo ACA ci insegna. Travasi, manipolazione, osservazione, gioco e molto altro.
Ogni giorno un progresso, ogni giorno una scoperta, ogni giorno tanta voglia di fare e crescere insieme. Quel piccolo fagottino dall’aria curiosa è ora una bambina di un anno e mezzo, attenta a ogni piccolo dettaglio, desiderosa di conoscere il mondo utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione.
Il percorso fatto finora è stato vario e articolato, caratterizzato da eventi felici, così come da momenti di difficoltà; nonostante questo, ho sempre potuto contare su mio marito, che ha saputo aiutarmi, venirmi incontro, cogliere alcuni aspetti sconosciuti ed essere sempre presente per la bambina. Il suo supporto e il continuo confronto con la Dott.ssa Segrada hanno fatto nascere in me la volontà di fotografare, testimoniare il nostro cammino insieme portandoci alla creazione di questa rubrica.
Non essendo un’esperta in ambito pedagogico, il mio compito non è quello di fornire nozioni, concetti specifici riguardo alle tappe di crescita della piccola Elena, bensì offrire degli spunti, delle idee a quei genitori che si sentono un po’ confusi e non sanno come muoversi. Durante questo percorso parlerò dei progressi della mia bimba divisi per fascia d’età sia dal punto di vista linguistico che cognitivo, ma anche relazionale e sociale. Attraverso il prezioso contributo e supporto della Dott.ssa Segrada andremo a plasmare tutto ciò che ancora non si conosce o è poco chiaro circa lo sviluppo del linguaggio con il gioco e le attività che appartengono al Metodo ACA, a capire come un percorso fatto di osservazione e ricco di stimoli adeguati possa tirare fuori dai nostri bambini delle potenzialità nascoste ottenendo risultati sorprendenti.
E allora, senza dilungarmi troppo… che questa nuova avventura abbia inizio!
Ora riprendo la parola e, invece di “Dott.ssa Segrada”, meglio che tutti voi, cari lettori, impariate a conoscermi semplicemente come Haidi. Così giunti fino a qui, Haidi e Federica vi salutano e vi danno appuntamento al prossimo articolo dove vi renderemo partecipi di una fase davvero meravigliosa: quella relativa al periodo che va dalla nascita ai tre mesi.
A cura di Haidi Segrada con Federica Mascheroni.