Eusapia Palladino, lo Spiritismo e il trucco degli Ectoplasmi

Verso la seconda metà del 1800, si diffuse in tutta Europa un costume particolare, la seduta spiritica, condotta da affascinanti personaggi chiamati  “medium”, che, con i loro presunti poteri paranormali affermavano di poter mettere in comunicazione il mondo dei vivi con quello di morti. Fra i fattori che contribuirono alla diffusione vi fu la rivoluzione industriale, perché l’introduzione di macchinari che svolgevano parte delle funzioni prima destinate alla sola forza dell’uomo aveva portato alcune fasce della popolazione ad essere disoccupate. Rimaste con i mariti a carico, o spesso vedove per le tanti morti sul lavoro, molte donne si videro costrette a lavorare per mantenere la famiglia, alcune di queste diventando proprio delle medium.

Non si possono non citare anche le tante guerre ottocentesche, prime fra tutte quelle d’indipendenza o la Guerra di Secessione Americana con almeno 600/650 mila morti, che portarono madri e parenti alla volontà di risentire i propri cari defunti, un fattore senza dubbio decisivo nella diffusione delle sedute spiritiche.

È in questo humus che le sedute spiritiche acquisirono popolarità

Una fotografia della medium Linda Gazzera con una bambola ritratta come ectoplasma – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

L’ectoplasma

Cercando su internet qualche fotografia delle sedute spiritiche di quel periodo, che va dalla seconda metà dell’800 alla prima metà del ‘900, ci si imbatte in medium, quasi sempre donne, sedute intorno a un tavolo insieme ad altri presenti, in una stanza buia, illuminata solo dalle luci delle macchine fotografiche dell’epoca. In alcune di queste immagini si vedono delle strane “macchie bianche” in prossimità del viso dei medium coinvolti.

Ernst Heinrich Philipp August Haeckel – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Tali macchie furono definite “ectoplasmi”, parola inventata forse dal biologo tedesco Ernst Haeckel. È un termine che deriva dal greco “ektòs”, cioè “fuori”, e “plasma”, letteralmente “cosa con forma”. Se cerchiamo sui dizionari digitali la definizione di “ectoplasma” troveremo queste 3 voci:

  • Termine biologico, indica tutto ciò che è contenuto all’interno di una cellula
  • Termine appartenente allo spiritismo, sostanza prodotta da medium
  • Figurato, indica una persona inconsistente, senza personalità

La definizione di cui ci occuperemo in questo articolo è la seconda

Ernst Heinrich Philipp August Haeckel – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

L’ectoplasma fu descritto da chi lo esaminò come viscido e morbido, anche se alcuni, al contrario, lo definirono solido o vaporoso. Al tatto era freddo, ma asciutto. Il colore, di solito bianco, a volte presentava riflessi verdi o fosforescenti; l’odore era inesistente, ma per alcuni risultava “pungente”. Veniva prodotto in tutto e per tutto dai medium nel momento in cui, durante la seduta spiritica, questi cadevano in uno stato di trance profonda.

La medium Eva Carrière durante una seduta spiritica – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Una volta uscito dal corpo dei medium, l’ectoplasma si muoveva in autonomia, assumendo man mano una forma fisica – alcuni direbbero “sembianze umanoidi” – e rappresentava la manifestazione concreta dello spirito con cui si era entrati in contatto. I medium espellevano questa sostanza da qualsiasi orifizio, anche se principalmente si trattava del naso e della bocca, ma poteva essere anche orecchie, ombelico, capezzoli e vagina. La sensitiva francese Marthe Beraud, in arte Eva Carrière, fu una delle prime a produrre l’ectoplasma e lo estrapolava dal naso, dalla bocca e dalle orecchie.

Ectoplasma luminoso tra le mani della medium Eva Carrère – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Il caso di Eusapia Palladino

Il termine ectoplasma fu usato per la prima volta in un contesto spiritista da Charles Richet (1850-1935), un medico e fisiologo francese nato nel 1850. La sua carriera si concentrò molto sulla parapsicologia e sulla ricerca psichica, ma è noto ai più per i suoi studi sull’anafilassi (ovvero una violenta reazione allergica), che gli permise di vincere il premio Nobel per la fisiologia nel 1913.

Charles Robert Richet – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Richet partecipò a diverse sedute spiritiche, tra cui quelle della medium italiana Eusapia Palladino, prima a Parigi nel 1880 e, successivamente, a Milano nel 1892. In quest’ultimo caso era presente anche un ospite illustre, Cesare Lombroso, che, ispirato dai poteri paranormali della medium italiana, si convinse della possibile esistenza di una nuova vita dopo la morte.

Ma Eusapia Palladino possedeva davvero quelle abilità che avevano tanto sbalordito Lombroso e Richet?

Cesare Lombroso e Charles Richet in una delle sedute con la medium Eusapia Palladino – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Raccontiamo brevemente la sua storia. Eusapia nacque il 21 gennaio del 1854 a Minervino Murge, nell’alta Murgia, in Puglia. Veniva da una famiglia di contadini e divenne presto orfana sia di madre sia di padre. Sposò un prestigiatore ambulante e, nel 1892, cominciò a intrattenere le sue prime sedute spiritiche a Milano.

Paladino fa levitare un tavolo al Salone di Camille Flammarion – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Tutti credevano che fosse per davvero una medium, dotata di poteri paranormali, e la sua popolarità crebbe a dismisura. Questo successo la portò a intraprendere dei veri e propri tour di sedute spiritiche, da Milano a Varsavia e poi ancora a Parigi. Tutto procedeva per il meglio, fino a quando, nel 1910, a Napoli, si tenne una seduta spiritica a cui prese parte anche Everard Feilding.

Eusapia Palladino – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Feilding era un avvocato inglese che già in passato aveva visto all’opera la Palladino, ma, siccome era scettico riguardo i suoi poteri paranormali, aveva deciso di portare con sé il suo amico (e abile prestigiatore) William Marriott. William notò delle stranezze durante la seduta, e capì qualcosa che a noi moderni sembra scontato ma che all’epoca lo era meno: quelli usati dalla signora Palladino non erano poteri sovrannaturali ma dei semplici dei trucchi. Tanti di questi vennero allo scoperto nel corso degli anni, ma non tutti, ed è per questo motivo che, per molti, la Palladino è considerata ancora oggi una vera medium.

Everard Feilding – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Le regole delle sedute

Tuttavia, a conferma del fatto che quelli dei medium non erano veri poteri paranormali, durante le sedute, esistevano delle specifiche regole da seguire; regole che applicavano un po’ tutte le medium dell’epoca, quindi non solo la Palladino: per esempio, la seduta doveva essere fatta in una stanza completamente al buio, perché l’ectoplasma, a detta dei medium, era molto sensibile alla luce, e non doveva assolutamente esservi esposto, né tantomeno essere toccato. Un’altra regola prevedeva che i presenti si tenessero per mano al fine, così si diceva, di incanalare tutta l’energia nella medium, che, a sua volta, avrebbe creato un campo energetico tale da richiamare gli spiriti che si sarebbero manifestati.

Fu proprio il fatto che le sedute si svolgessero completamente al buio a instillare dubbi sulla veridicità delle stesse

Kathleen Goligher con presunto ectoplasma fatto di mussola – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Infatti al buio si vedeva poco chiaramente quello che succedeva, e la medium poteva agire indisturbata per mettere in pratica i suoi trucchi. Inoltre, siccome i presenti si tenevano le mani gli uni con gli altri, non potevano toccare il tavolo e accorgersi di movimenti sospetti.

Il pubblico di Eusapia e delle Medium

I credenti nei poteri delle medium erano diffusi anche nelle classi altolocate dell’epoca, e fra i più celebri ricordiamo Mary Todd Lincoln, moglie del 16° presiedente americano Abraham Lincoln, e Arthur Conan Doyle. Essi credevano fermamente che quello che accadeva durante le sedute fosse vero, e fu anche grazie a loro se la gente mise da parte i sospetti e continuò a presenziare alle sedute.

Mary Todd Lincoln – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Nel ‘900 con l’evolversi della tecnologia fotografica, iniziarono a venir fuori i trucchi più banali. Al posto dei fantomatici ectoplasmi si potevano riconoscere pezzi di pizzo appesi a un filo, al quale erano attaccate maschere di cartapesta incollate, che al buio sembravano il volto dello spirito del morto. Per simulare i volti venivano ritagliate facce di persone dalle riviste, e con queste si costruivano i fantocci-fantasmi.

Dimostrazione del metodo usato dalla Palladino per liberarsi una mano in una “catena psichica” – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Medium famosi

Helen Duncan, nota medium e famosa per esser stata l’ultima “strega” di Scozia, imprigionata dal governo britannico nel 1944 per il “Witchcraft Act”, venne fotografata nel 1928 in una delle sue sedute, e si scoprì che era solita ingerire e poi rigurgitare a comando degli stracci di garza passati per ectoplasmi. Harry Price, un ricercatore britannico nel campo della parapsicologia, riuscì a ottenere, nel 1931, un pezzo di ectoplasma dalla Duncan, prodotto da lei stessa.

Helen Duncan durante una seduta spiritica – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Lo analizzò, e ne venne fuori che era semplice garza per avvolgere i formaggi, guanti di gomma e facce di persone presi da ritagli di giornale.

Furono innumerevoli i medium che, come la Duncan, produssero falsi ectoplasmi

Per esempio, la medium Mary Marshall fu fotografata mentre estraeva dal naso un ectoplasma che aveva assunto la fisionomia di Conan Doyle. In seguito, si scoprì che l’ectoplasma in questione era solo un pacco fazzoletti e pezzi di vestiti assemblati insieme.

Una fotografia scattata da Hamilton della medium Mary Marshall che rivela carta velina e teste ritagliate dai giornali – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Thomas Glendenning Hamilton, invece, era un dottore e spiritista canadese che ospitò a casa sua numerose sedute spiritiche, con l’intento di fotografare un fantasma. Ebbe l’occasione di immortalare tanti ectoplasmi e una delle sue foto più famose è quella di una medium sconosciuta nell’atto di produrne uno. Guardando l’immagine si vede che l’ectoplasma si manifesta come una sostanza fumosa, che man mano esce dalla bocca della medium e sfuma verso l’alto. Il dottor Hamilton sostenne con vigore la veridicità della foto, ma gli scettici affermarono che si trattasse solamente di fumo, e che la medium l’avesse tenuto in bocca per poi farlo uscire al momento opportuno.

Thomas Glendenning Hamilton – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Conclusioni

Per riassumere, possiamo dire che, per la scienza, gli ectoplasmi prodotti dai medium non sono mai esistiti e non sarebbero altro che materiali organici – ovvero garze, bianco d’uovo, ritagli di giornale, ecc. – che i medium inserivano nel loro corpo e tiravano fuori al momento della seduta. D’altra parte, invece, chi crede a questo come un vero fenomeno paranormale afferma che quello che noi vediamo come materia organica, in realtà, è il vero ectoplasma, che, entrando in contatto con il corpo stesso del medium e, una volta espulso, con l’ambiente circostante si contaminerebbe fino a risultare solo materia organica.

Helen Duncan con un presunto ectoplasma, analizzato da Harry Price come fatto di garza e guanto di gomma – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Il fenomeno degli ectoplasmi, tuttavia, non sembra essere relegato al passato. Ancor oggi c’è chi afferma di essere in grado di creare ectoplasmi, come, ad esempio, il medium David Thompson, australiano di Sidney. Seguendo le orme dei suoi predecessori conduce le sedute spiritiche rigorosamente al buio e, addirittura, legato con dei lacci di plastica a una sedia, per dimostrare di non potersi muovere e di non poter truccare la seduta. I più scettici dicono che, però, i lacci di plastica sono facili da togliere e che Thompson può facilmente slegarsi e falsificare la seduta. Un altro medium dei giorni nostri, Gary Mannion, è stato ripreso a sua insaputa con una telecamera a infrarossi durante una sua seduta spiritica.

Nella ripresa in questione si vede il medium sfilarsi un tessuto dai pantaloni e falsificare l’ectoplasma.

Manuela Amato

Laureata in giapponese vivo ora a Tokyo. Sono appassionata di Giappone e storia. Nel tempo libero faccio video su YouTube e mi dedico alla scrittura. Sono sempre impegnata nella costruzione del mio destino.