Émilie Marie Bouchaud: il “Vitino da Vespa” più celebre di inizio ‘900

Alla fine del XIX secolo la vita strettissima “da vespa” era una moda in molti paesi del mondo occidentale, con moltissime donne della media e alta borghesia, ma soprattutto dello spettacolo, che si costringevano pericolosamente all’interno di minuscoli corsetti. Émilie Marie Bouchaud fu una donna francese, nata in Algeria nel 1875, che passò alla storia come “Polaire” (stella polare) famosa proprio per le dimensioni della sua vita che, si diceva, avesse una circonferenza non superiore ai 40/41 centimetri (16 pollici).

Con un pesante trucco sugli occhi, una capigliatura effervescente e una vita minuscola, divenne una delle cantanti e attrici più famose della propria epoca. Lavorò moltissimo in Europa in teatro, comparendo anche in numerosi film precedenti alla Prima Guerra Mondiale. Émilie Marie Bouchaud, in arte “Polaire”, viene spesso confusa con l’attrice ravennate Pauline Polaire (al secolo Giulietta Gozzi), nata quasi 30 anni dopo, nel 1904, che fu protagonista di numerosi film italiani degli anni ’20 e ’30. Vista la somiglianza delle attrici, principalmente nel nome, risulta oggi difficile ricostruire con certezza la filmografia della Polaire francese.

Sotto, Pauline Polaire (Giulietta Gozzi), in Maciste allInferno, del 1926, immagine tratta da IMDB:

Sotto, Émilie Marie Bouchaud:

Nella fotografia in cui mostrava il suo vitino da vespa:

Giunse negli Stati Uniti, per un tour di apparizioni, nel 1910, ma qui non fu acclamata come in Europa. La sua esilissima vita non venne apprezzata dagli americani, e il New York Times arrivò persino a definirla come “La donna più brutta del mondo”. Willie Hammerstein, uno dei principali manager teatrali di New York, offrì un premio a qualunque donna che, grazie ai corsetti, riuscisse a battere la vita da 16 pollici di Polaire.

La reazione della donna a tanto astio non sono note, ma sicuramente tornò a Manhattan almeno un’altra volta, nel 1913. Dopo la Prima Guerra Mondiale, fra il 1918 e il 1925, fu protagonista di altri film ma, come detto in precedenza, è difficile ricostruire la filmografia di Émilie Marie Bouchaud in quanto spesso scambiata con la Pauline Polaire italiana.

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La sua vita strettissima si contrapponeva ad una circonferenza del seno decisamente generosa, che aveva una misura dichiarata di 97 centimetri.

Se Polaire in gioventù manteneva molto meno trucco sugli occhi, mentre in età più matura accentuava il maquillage per caratterizzarsi di un aspetto “arabeggiante”. La sua carriera subì un brusco freno dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando le sue apparizioni cinematografiche e teatrali divennero molto più rare.

Continuò ad esibirsi in tutta la Francia durante gli anni ’20 e ’30, ma senza avere più parti di grande rilievo come negli anni ’10 del ‘900. Negli anni ’30 finì in un turbine di accuse per frode fiscale allo stato e iniziò probabilmente a soffrire di depressione. Morì il 14 ottobre 1939, all’età di 65 anni, a Champigny-sur-Marne, Val-de-Marne, in Francia.

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Sotto, una fotografia del 1904, quando l’attrice aveva 29 anni:

Fonte, Wikipedia inglese. E’ importante precisare che, su Wikipedia italiana, l’omonimia con Giulietta Gozzi viene omessa.


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