Dopo una lunga ristrutturazione, durata dieci anni, ha riaperto la Biblioteca Nazionale di Francia, grazie all’intervento degli architetti Bruno Gaudin e Virginie Bregal, incaricati di portare nuova linfa vitale al complesso storico di Rue de Richelieu, a Parigi.
Gaudin e Bregal hanno affrontato l’immenso compito di ripensare il quadrilatero Richelieu, che accoglie le collezioni e sale lettura del Dipartimento Manoscritti, mappe e planimetrie, monete e medaglie, e ben quattordici milioni di libri e stampati, oltre a documenti audio e video, fotografie, costumi…
Per il datato edificio, che nei primi anni 2000 fu ritenuto inadatto alle esigenze del 21° secolo, è stata prevista una ristrutturazione in due tempi, la prima delle quali è iniziata nel 2011, ed è stata completata di recente.
Per mantenere il sapore antico dell’edificio, i due progettisti hanno compiuto importanti studi storici e strutturali, volendo garantire il giusto equilibrio tra restauro e soluzioni nuove. Gli architetti hanno sviluppato diverse tipologie di “trame”, che consentono il dialogo fra architettura, storia e tecnica.
Con un costo di 78.200.000 euro, gli architetti hanno migliorato la fruibilità dello spazio, demolendo il groviglio di scale, corridoi e negozi che avevano saturato lo storico edificio nel corso della sua lunga storia. Oggi i visitatori possono fluire con facilità attraverso i diversi spazi, ognuno dei quali è stato riprogettato per offrire la massima efficienza.
L’edificio, più volte rimaneggiato nel corso dei decenni, spesso con il contributo dei maggiori architetti di ogni epoca, si presentava quindi come “un patrimonio di estrema complessità”. Così, mentre lo Studio di Gaudin si è occupato della gestione generale del progetto, diversi architetti hanno progettato il rinnovamento dei singoli spazi.
Per esempio, Jean François Lagneau, capo-architetto per i Monumenti Storici, si è occupato della sontuosa sala di lettura conosciuta come “Salle Labrouste”. La sfida era quella di garantire la conformità agli odierni regolamenti edilizi, ripristinando al tempo stesso la colorata atmosfera originale del salone. Oltre a questa, altre sei sale lettura sono state sottoposte ad interventi di restauro, adatti al loro patrimonio specifico.
In alcuni ambienti sono state semplicemente rimosse le modifiche più sgradevoli aggiunte nel corso dei decenni (controsoffitti, ascensori, rivestimenti) in modo che lo spazio potesse raccontare la storia della biblioteca.