“Dismaland” il terrificante parco degli orrori di Banksy

Il parco Dismaland, progettato da uno dei più importanti esponenti al mondo della street-art, il britannico Banksy, non vuole certo essere la rappresentazione di un luogo felice. E’ piuttosto una destinazione adatta ad appassionati d’arte, giochi, giostre, inseriti in un’ambientazione di humor nero.

Presentato come un “parco a tema per famiglie inadatto ai bambini” e “un festival di arte e divertimenti con un fondo anarchico”, l’ultimo progetto dell’artista di strada offre “un’alternativa alla noia rivestita di zucchero della giornata tipo in famiglia”, secondo il sito del parco.

A Dismaland sono presenti 10 nuove opere del famoso provocatore, così come i contributi di 57 altri artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Damien Hirst, Zaria Forman, Brock Davis, Ben Long, e molti altri ancora. Intervallate tra sfacciati e torvi pezzi di arte ”post-modem” (pezzi che Banksy dice abbiano un “alto potenziale di click” in questa era digitale), ci sono giostre stravaganti, display ironici, e personale burbero, che incarna l’atmosfera volutamente cupa del parco.

Per settimane, il progetto è stato avvolto nel mistero, mentre il parco veniva realizzato al Tropicana, una ex piscina all’aperto nella località balneare di Weston-super-Mare, nel Somerset, in Inghilterra.

Gli abitanti del posto e i turisti sono stati portati a credere che il sito recintato fosse utilizzato per girare un film hollywoodiano, ma quando il presunto manager di Banksy è stato avvistato nella zona, molte voci hanno iniziato a circolare su un coinvolgimento dell’artista. Un giornale locale e gli amministratori comunali finalmente hanno confermato la partecipazione dello street-artist all’ambizioso progetto. “Ho amato il Tropicana da bambino, così riuscire a far nuovamente aprire le sue porte è un vero onore”, ha detto Banksy in una dichiarazione sul sito web del Consiglio distrettuale.

Dismaland sarà aperto al pubblico dal 22 agosto al 27 settembre, con eventi live e spettacoli. Acquistare i biglietti è difficilissimo, perché il richiamo mediatico del “parco degli orrori” è stato davvero enorme, ma potete prenotarvi sul sito ufficiale e tentare di prenotare uno dei pochissimi “ticket” disponibili.

Annalisa Lo Monaco

Lettrice compulsiva e blogger “per caso”: ho iniziato a scrivere di fatti che da sempre mi appassionano quasi per scommessa, per trasmettere una sana curiosità verso tempi, luoghi, persone e vicende lontane (e non) che possono avere molto da insegnare.