Dipinti per essere Distrutti: i Quadri di Sabbia dei Monaci Buddisti simbolo di Caducità

Mandàla è un termine sanscrito che significa cerchio, o ciclo, ed è associato alle creazioni che i monaci buddisti realizzano con sabbie colorate. Il mandala rappresenta il processo di formazione del cosmo dal suo centro: ogni quadro contiene un punto centrale, circondato da un cerchio, e un disegno simmetrico dal profondo significato simbolico. In realtà, tutti i mandala hanno un significato esteriore, uno interiore, ed uno segreto, e consentono una sorta di viaggio iniziatico, che dovrebbe portare ad una crescita interiore.

Prima di creare un mandala, i monaci devono consacrare il luogo, cantando mantra e suonando una speciale musica, nel corso della cerimonia di apertura. La prima fase dell’opera consiste nel disegnare i contorni del mandala, usando compasso, righello e inchiostro. Una volta creato il profilo, i monaci possano iniziare a disporre la sabbia sulla tela, per creare l’immagine tridimensionale. La preghiera quotidiana e le meditazioni sono spesso parte del processo creativo.

Milioni di granelli di sabbia devono essere accuratamente fatti scivolare sul disegno, con una sorta di imbuto di metallo, chiamato Chak-pur. Il monaco lo tiene in una mano, mentre con l’altra esegue un movimento a grattugia, con una bacchetta di metallo, sulla superficie dell’imbuto. Questo processo fa vibrare il chak-pur, consentendo alla sabbia di fluire come l’acqua. I monaci di solito usano sabbia ottenuta da rocce colorate polverizzate, ma a volte utilizzano anche fiori, gemme, erbe e cereali.

Anche se ci vogliono giorni o addirittura settimane per finire un solo quadro di sabbia, ogni opera viene distrutta, come atto simbolico finale. Una volta che un mandala è completato, i monaci devono poi cancellarlo, seguendo un processo nel quale le parti del dipinto di sabbia sono spazzate via in uno specifico ordine. Una volta che la sabbia è stata spazzolata via, viene poi mescolata con acqua, e spesso dispersa in mare, a simboleggiare pienamente la transitorietà della vita. Fortunatamente, i mandala di oggi possono essere fotografati, prima di essere completamente distrutti.

Sotto, un video time lapse mostra la realizzazione di un Mandala:

Annalisa Lo Monaco

Lettrice compulsiva e blogger “per caso”: ho iniziato a scrivere di fatti che da sempre mi appassionano quasi per scommessa, per trasmettere una sana curiosità verso tempi, luoghi, persone e vicende lontane (e non) che possono avere molto da insegnare.