Il Dickinsonia è il fossile di una creatura marina che sembra un incrocio fra una complessa foglia e un qualche tipo di insetto. Le sue dimensioni sono incredibilmente variabili, da pochi millimetri sino a un metro e mezzo di lunghezza. Nonostante sia facile immaginare questo essere camminante in una terra primordiale, gli scienziati non erano ancora riusciti a comprendere la natura di questo essere vivente.
Sotto, una ricostruzione dei diversi tipi di Dickinsonia, D. costata, D. lissa, D. tenuis, D. menneri, D. sp. and Ivovicia rugulosa. Fotografia di Aleksey Nagovitsyn (Alnagov) – condivisa con licenza CC BY-SA 3.0
Schema della costituzione della Dickinsonia:
Fossile di Dickinsonia. Fotografia di Verisimilus condivisa con licenza CC BY 2.5:
Si trattava di un verme? Di un fungo? Di una Medusa?
La risposta a questi quesiti, solo apparentemente banali, non è mai stata scovata, almeno sino a oggi. In settembre, un gruppo di scienziati dell’Università Nazionale Australiana (ANU) ha recentemente scoperto un fossile di Dickinsonia dotato di molecole di grasso animale, simile al colesterolo, che lo classificherebbero come il primo animale ad essere apparso sulla terra, ben 20 milioni di anni prima rispetto all’esplosione cambriana. Il fossile è stato scoperto nei pressi del Mar Bianco della Russia, e appartiene a un organismo vissuto 558 milioni di anni fa.
Ricostruzione artistica di Dickinsonia. Fotografia di Stanton F. Fink condivisa con licenza CC BY-SA 2.5
Il grasso fossile conferma che il Dickinsonia è il più antico fossile di animale, un mistero (risolto) che potrebbe esser definito come il “Sacro Graal” della Paleontologia
Con queste parole Jochen Brocks, professore associato presso ANU, ha commentato i risultati delle analisi in un’intervista con Tech Times. Brocks prosegue: “La creatura ha prodotto il colesterolo, che è il segno distintivo degli animali. Questo ci dice, di fatto, che si tratta del nostro antenato più antico“.
Una gigantesca Dickinsonia. Fotografia di Masahiro Miyasaka – condivisa con licenza CC BY-SA 4.0:
Un frammento di materia dove erano presenti delle molecole organiche. Fotografia di Australian National University (ANU):
Sotto, il video del Guardian che commenta la scoperta: