Derek Paravicini: Cieco e autistico è un Genio della Musica

Il 26 Luglio 1979 in un ospedale di Londra una coppia diede alla luce due gemelli, un maschio e una femmina. I piccoli erano nati con 25 settimane di anticipo e le speranze di salvarli erano ridotte al lumicino. La bimba sfortunatamente non riuscì a sopravvivere e anche il destino del fratello sembrava incondizionatamente segnato. Il cuore del bimbo si sarebbe fermato diverse volte eppure il piccolo Derek, dimostrando una tenacia fuori dal comune, sarebbe riuscito a cavarsela, anche se il prezzo che pagò per la sua vita fu altissimo. La struttura infatti non disponeva di macchinari adeguati e il sovradosaggio di ossigeno causò al bimbo danni irreparabili. La terapia determinò la cecità del neonato, il quale era già di per sé autistico.

Gli sfortunati eventi legati alla nascita del figlio avevano indotto i genitori, Nicolas Paravicini e Mary Ann Parker Bowles, a pensare che il piccolo Derek non sarebbe mai riuscito a comunicare con l’esterno rendendolo inevitabilmente confinato nel suo mondo interiore. Il destino tuttavia aveva concesso a Derek un regalo che aspettava soltanto di essere scartato.

Quando Derek aveva due anni la tata di famiglia gli regalò una vecchia tastiera, e il bambino ben presto, in modo del tutto inatteso, imparò a suonare. I genitori decisero di fare domanda presso il Linden Lodge School for the Blind, istituto dedicato all’educazione di bambini e ragazzi affetti da disabilità visive.

Proprio qui, durante la visita introduttiva alla scuola, Derek iniziò a suonare il pianoforte,
impressionando con le sue abilità l’insegnante di musica Adam Ockelford, che da quel
momento in poi sarebbe divenuto il suo mentore. I due lavorarono intensamente riuscendo man mano a raffinare il talento grezzo del ragazzo ai canoni della musica. Lo sforzo sarebbe valso la fatica, infatti a soli sette anni Derek tenne il suo primo concerto al Tooting Leisure Centre e, due anni dopo, al Barbican Hall, accompagnato dalla Royal Philharmonic Pops Orchestra.

Le prodigiose abilità musicali che consentirono al giovanissimo Derek Paravicini di esibirsi in teatri soltanto sognati da molti professionisti adulti non si limitano ad un incredibile
virtuosismo al pianoforte. Derek infatti possiede “l’orecchio assoluto” unito ad una memoria musicale assolutamente fenomenale. Queste abilità gli consentono di riconoscere distintamente le note e di distinguerle anche se suonate in contemporanea. Derek inoltre è in grado di ricordare qualsiasi brano che abbia sentito anche una sola volta e di riprodurlo sulla propria tastiera in qualsiasi tonalità o stile, improvvisando sul tema e aggiungendo uno spunto creativo.

D’altro lato la disabilità di Derek lo ha reso del tutto inabile nei confronti dei più elementari compiti richiesti dalla vita quotidiana. Ancora oggi non riesce a distinguere la mano destra dalla sinistra, ha delle difficoltà a contare fino a dieci e non è in grado di vestirsi da solo. Secondo alcuni studi condotti su soggetti affetti da autismo i problemi di Derek potrebbero essere dovuti al modo in cui la sua mente percepisce la realtà. Nei primi periodi di vita il cervello dei neonati sono infatti bombardati dagli stimoli del mondo esterno, e solo successivamente riescono a selezionare i particolari di maggiore importanza da destinare alla parte cosciente.

Questo processo di scrematura nel caso di Derek potrebbe non aver avuto luogo, pertanto è possibile che la realtà gli si presenti in maniera così particolareggiata da risultare caotica. La cecità di Derek avrebbe infine acuito la situazione, concentrando tutti gli stimoli sensoriali alla sola parte uditiva, concedendogli conseguentemente un talento musicale tanto radicato da permettergli di suonare con la stessa naturalezza che chiunque altro utilizza per respirare.


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