L’Elefante di roccia è una delle sculture naturali più maestose al mondo, ed emerge dalle acque dell’oceano dell’isola Heimaey, nell’Islanda Sud-occidentale. La roccia sembra essere una naturale formazione vulcanica, e fa parte dell’isola più popolosa dell’Islanda. Heimaey è abitata infatti da circa 4.500 persone, nonostante la minaccia del vulcano Eldfell (montagna di fuoco) nel 1973 abbia già distrutto un terzo delle abitazioni della piccola isola.
Sotto, fotografia di Diego Delso condivisa con licenza CC BY-SA 4.0 via Wikipedia:
Heimaey significa “Isola-Casa”, e fa parte dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar, ed è diventata, nel corso degli ultimi anni, una popolarissima destinazione turistica. I visitatori non osservano solo la maestosa scultura che si tuffa nell’oceano, ma salgono sulle cime del vulcano e guardano, durante il periodo della riproduzione, lo spettacolo delle balene nelle acque isolane.
La scultura dell’elefante, che è costituita interamente di scurissima roccia basaltica, raffigura il volto di un pachiderma nel quale sono ben visibile le orecchie, la proboscide, gli occhi e un accenno di zanne. Curiosamente gli elefanti vivono ben lontani dall’Islanda, ma qui una loro scultura ha trovato collocazione in una splendida cornice naturale.
Durante la famosa eruzione del ’73 vennero evacuate in modo rapidissimo circa 5.300 persone, che si salvarono quindi dal rischio di morte. La lava giunse sino al porto, dove rischiava di ostruire completamente il bacino usati dagli abitanti. Pompando milioni di tonnellate di acqua di mare i pompieri riuscirono a rallentarne il flusso, scongiurando il rischio dell’ostruzione completa della baia. Dopo l’evento l’area dell’isola è aumentata di circa 2,3 Km quadrati, diventando 13,4 chilometri dagli 11,1 precedenti.
Il centro abitato è situato interamente in pianura. Fotografia di pubblico dominio via Wikipedia:
La baia dell’isola, sino alla quale si spinse la lava dell’eruzione del 1973. Fotografia di Alvaro condivisa con licenza CC BY-SA 3.0 via Wikipedia:
Sotto, fotografia dell’eruzione del 1973:
Oggi l’isola è inoltre un importante centro faunistico perché rappresenta una tappa per circa 8 milioni di Pulcinella di mare e moltissime altre specie di uccelli.
Sotto, il Google Maps dell’isola: