Dai 30 ai 33 mesi: verso un nuovo traguardo

I mesi passano e ci avviciniamo sempre di più al terzo compleanno di Elena, una tappa molto importante per la nostra ricerca, non solo perché ci permette di fare delle considerazioni circa il lavoro svolto fino a questo momento ma anche per avanzare delle ipotesi e proposte per il futuro.

Anche se abbiamo già abbondantemente parlato degli avvenimenti che hanno coinvolto Elena e la sua famiglia, crediamo importante riassumere alcune tappe importanti, in modo da poter fare delle riflessioni soprattutto sia da un punto di vista pedagogico che linguistico:

Febbraio – marzo: viaggio in Italia
Aprile: ritorno in Cina e inizio scuola materna

Possiamo dire che, in questo periodo, Elena sia stata messa alla prova: un viaggio dovrebbe essere un’esperienza piacevole volta allo svago, al divertimento e al relax ma, allo stesso tempo, emerge la necessità di adattarsi a una nuova situazione.
Vedendo che i nostri bambini giocano e si divertono con i coetanei, tendiamo a dimenticarci quanto per loro possa essere stressante essere “catapultati” in una nuova realtà e doversi ambientare in poco tempo. Invece che dare per scontati tutti questi aspetti, dovremmo osservare i nostri figli, metterci in ascolto e stargli vicino. Teniamo conto che eventuali regressi possono essere normali, fanno parte delle tappe evolutive e come tali è necessario accoglierle.

Parola chiave: “stabilità”

Finita la fase di adattamento, ne inizia una nuova. Il bambino riprende il suo viaggio, non importa se sia fatto di alti o bassi, ciò che conta è la presenza di alcuni punti riferimento, genitori e persone a lui care che lo supportino, gli infondano sicurezza e un maggiore senso di stabilità. Cambiamenti continui e repentini, così come la mancanza di un appoggio potrebbero avere conseguenze considerevoli sul suo sviluppo.

Anche Elena, durante questi mesi, ha avuto qualche difficoltà nell’adattamento, soprattutto quando ha iniziato a frequentare la scuola materna verso fine aprile. La bambina da quando è nata è sempre stata solo con i suoi genitori, il distacco da loro in queste settimane è stato un vero e proprio ostacolo da superare.

Ansia da separazione e… Adattamento

Di che cosa si tratta? È una fase in cui i bambini mostrano ansia e preoccupazione al momento del distacco dai genitori o dalle loro figure di riferimento. Si verifica già intorno agli otto mesi e si può intensificare nei mesi successivi. È un fenomeno naturale tipico dello sviluppo; i piccoli necessitano di rassicurazione: se non vedono i genitori è perché si sono assentati momentaneamente, non li hanno abbandonati.

Ci sono dei bambini che superano questa fase prima, perché per esempio vengono curati da nonni, babysitter o magari vengono mandati all’asilo nido, altri invece lo sperimentano solo con l’inizio della scuola materna. Può essere un momento difficile anche per gli adulti, per questo motivo è necessario adottare dei piccoli accorgimenti, preoccupandosi fin da subito di instaurare e rafforzare il rapporto con la scuola: il supporto fornito dagli educatori può rivelarsi fondamentale.

Diciamo subito che in Cina non è previsto un particolare ambientamento, così come lo intendiamo noi in Italia. Il bambino viene inserito nel gruppo classe frequentando fin da subito a orario pieno; stare a scuola dalle 8 di mattina fino alle 5 del pomeriggio è davvero stancante sia a livello fisico che psicologico. Non essendoci molte alternative, i genitori di Elena si sono affidati alle insegnanti e hanno cercato di aiutare la bambina in questa fase così delicata.

Oggetto transizionale

Che cos’è? È un oggetto, può essere un pupazzo, una coperta, qualsiasi cosa a cui il bambino mostra particolare affetto e che allo stesso tempo dà a lui un senso di sicurezza anche quando mamma e papà non ci sono.
Se per gli adulti non ha molto valore, per i più piccoli significa tanto, una parte di loro che portano ovunque vanno. Quando si sentono soli, basta stringerlo forte a sé, per sentirsi più vicino alla loro mamma.

L’oggetto transizionale si rivela molto utile nei casi in cui i genitori si debbano allontanare dai bambini e per esempio, il portarlo in un posto estraneo, come la scuola materna, può aiutare al bambino in questa fase di ambientamento.

Un altro modo per affrontare il tema della “separazione” con i bambini, può essere la lettura. I libri offrono la possibilità di immedesimarsi nei personaggi della storia, provare le loro emozioni e capire quello che ci sta succedendo.

L’utilizzo di un oggetto transizionale, i libri, il supporto da parte di genitori ed educatori se combinati insieme contribuiscono a un sereno inserimento del piccolo nell’ambiente scolastico.

Come abbiamo potuto constatare, questi mesi sono stati ricchi di cambiamenti e nuove conoscenze: tappe fondamentali per lo sviluppo integrale ed armonico della personalità, per la crescita e il raggiungimento delle competenze. La prossima tappa? il compimento dei tre anni di Elena: scopriremo insieme cosa accadrà e quanto sia importante questa fase evolutiva.

a cura di Haidi Segrada e Federica Mascheroni


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